Melasecche090221(UNWEB) Nella parte dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (Question time) della seduta odierna dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, i consiglieri del Partito democratico, Simona Meloni (prima firmataria) e Tommaso Bori hanno chiesto gli intendimenti della Giunta regionale rispetto a “disservizi nel trasporto scolastico che riguardano studenti residenti nel territorio del Lago Trasimeno e nei territori limitrofi”.

Nello specifico hanno chiesto all’assessore regionale Enrico Melasecche “quali azioni intende intraprendere con il gestore Busitalia per trovare una soluzione ai disservizi che stanno provocando un grave disagio agli studenti, alle loro famiglie e a tutta la comunità scolastica nel suo complesso, già fortemente provata dalla pandemia”. Nell’illustrazione dell’atto, Meloni ha sottolineato come “con il recente avvio dell'anno scolastico, il servizio di trasporto pubblico regionale mostra già qualche falla tra coincidenze perse, ritardi e mancanza di corse, per non parlare del mancato rimborso alle famiglie degli abbonamenti pagati l'anno passato, ma non usufruiti a causa della chiusura delle scuole su cui abbiamo già chiesto un impegno sia alla Giunta regionale ( attraverso Interrogazione) che al Ministro dei Trasporti. Da tempo arrivano numerose segnalazioni sulle difficoltà riscontrate dagli studenti ad intercettare le coincidenze. Una situazione fortemente critica si registra in particolare negli istituti di Piscille, specialmente all'Itis ‘Alessandro Volta’, che conta circa 1500 studenti provenienti da un bacino della provincia di Perugia molto ampio. Tali problematiche riguardano in particolare gli studenti che risiedono nei comuni del Trasimeno e in molte frazioni del perugino, i quali non riescono pressoché mai ad arrivare a scuola in orario, registrando quasi quotidianamente un ritardo di circa 20 o 30 minuti rispetto all’orario di inizio delle lezioni. Inoltre gli orari di linee troppo anticipati rispetto all'orario di uscita da scuola, (tra cui anche l'istituto ‘Giordano Bruno’) fanno sì che vi siano molte richieste di uscita anticipata, se così non fosse i ragazzi sarebbero costretti a stazionare fuori da scuola anche per diverse ore, in attesa della corsa successiva. La causa di questi ritardi sarebbe imputabile alla coincidenza tra gli autobus Busitalia che incrociano alla Stazione di Perugia, con le navette di raccordo che non riescono a caricare gli studenti in tempo per l'inizio della scuola, spesso anche per ragioni di sopraggiunta capienza massima. La mancanza di una programmazione adeguata degli spostamenti e i conseguenti continui disservizi nel trasporto scolastico stanno generando sistematici e non più ammissibili ritardi nell'arrivo a scuola dei ragazzi e le uscite anticipate. Tale situazione limita fortemente il tempo che gli studenti passano a scuola con penalizzazioni anche in termini di formazione e difficoltà nella conciliazione tra lo studio quotidiano e lo svolgimento delle attività extrascolastiche e sportive. Permangono le stesse criticità di sovraffollamento negli autobus ed ancora una volta, manca una pianificazione ed un coordinamento che tenga conto delle reali necessità degli studenti, delle scuole, delle loro famiglie e della situazione postcovid”.

L’assessore Melasecche ha risposto che “la questione relativa al rimborso degli abbonamenti è stata sottoposta alla Commissione trasporti in sede di Conferenza Stato-Regioni ed è stata condivisa la necessità che il governo si faccia carico del problema perché è emerso che le Regioni non hanno abbastanza liquidità. Per l’altro aspetto è stato fatto un monitoraggio che ha evidenziato come le corse con validità scolastica E017 e E018 per Magione e area del Trasimeno risultano effettuate regolarmente. Le corse arrivano in orario a Fontivegge e l’autobus per Piscille parte alle 7.45, i mezzi rispettano l’orario e con un servizio potenziato per rispettare la riduzione della capienza massima. Gli orari sono gli stessi. Nella maggior parte dei giorni però il traffico veicolare congestionato a Piscille ha determinato i ritardi, con ben 10-15 minuti che servono dall’uscita di Piscille all’istituto. Quindi il trasporto è garantito, ma le criticità sono relative non alla gestione degli autobus, ma all’impossibilità di arrivare vista la costipazione totale delle auto dei genitori, sovente anche in divieto di sosta. Si potrebbe anticipare ulteriormente l’orario, ma migliaia di studenti dovrebbero partire prima quando invece non sarebbe necessario quanto piuttosto regolare il flusso del traffico veicolare. Da Tavernelle all’istituto Volta è uguale, orari puntuali salvo il tratto finale. Il Comune deve farsi carico di gestire il traffico in quel punto, non penalizzare migliaia di studenti. Nei prossimi giorni, con una maggiore fiducia, è auspicabile che si riduca l’afflusso di auto private e si torni a una maggiore regolarità”.

Nella replica conclusiva, Meloni ha detto “bene i rimborsi, anche se l’Emilia Romagna li ha dati con un fondo regionale e l’Umbria ha pure dovuto scontare una chiusura più lunga. Serve uno sforzo aggiuntivo. Su disservizi e ritardi se causati da congestione di traffico in prossimità della scuola, va coinvolto il Comune di Perugia. Bisogna inoltre occorre indurre famiglie e genitori ad organizzarsi diversamente e fare leva su chi deve regolare il traffico”.


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