(UNWEB) “La Regione Umbria si adegui subito a quanto è stato stabilito il 3 novembre dalla Suprema Corte, ovvero che la responsabilità del risarcimento per danni cagionati dagli animali selvatici appartenenti alle specie protette e che rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato, come nel caso dei cinghiali, vanno imputati alla Regione, in quanto è l’ente al quale spetta la funzione di emanare leggi oltre che di amministrare, programmare, coordinare e controllare le attività che riguardano la gestione della fauna selvatica, anche quando le stesse attività vengano delegate ad altri enti o associazioni”.
E’ quanto chiede la consigliera regionale Simona Meloni (Pd - vice presidente dell’Assemblea legislativa), ricordando di aver portato il tema all’attenzione della Giunta di Palazzo Donini già la scorsa settimana, “attraverso una interrogazione a cui l’Assessore competente aveva risposto solo con affermazioni evasive”. “In virtù di questa storica sentenza - sottolinea Meloni - con cui è stato rigettato il ricorso della Regione Abruzzo, l’automobilista che ha subìto, ad esempio, danni alla propria vettura dopo una collisione con un cinghiale, potrà richiedere il risarcimento alla Regione che, al massimo, avrà la facoltà di rivalersi nei confronti degli enti delegati, in caso che non abbiano attuato le misure adeguate ad impedire il danno. Ritengo quindi fondamentale – conclude la consigliera Dem - che la Giunta regionale torni al più presto a dotarsi di un fondo adeguato, che tenga conto del moltiplicarsi di incidenti e di danneggiamenti di vario genere causati dalla fauna selvatica”.