106776256 2738865949683759 6133296970281321102 n(UNWEB) “Save the Children lancia l'allarme sull'infanzia a rischio povertà e cosa fa la presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Donatella Tesei? Pensa di abolire il Reddito di Cittadinanza, l'unico strumento di lotta alla povertà minorile”. Lo afferma il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) spiegando che “questa misura destina ben un terzo delle risorse totali proprio ai minori che vivono in condizioni di difficoltà”.

Per De Luca si tratta di “un'emergenza sempre più evidente a livello nazionale e oggi in particolare nella nostra regione. In Umbria, infatti, più di un bambino su dieci vive in condizioni di povertà relativa. Parliamo di circa 17mila minori tra 0 e 17 anni costretti fin dalla primissima infanzia a fare i conti con diseguaglianze e povertà educativa. Sono i dati che emergono dall'XII edizione dell'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia elaborato da ‘Save the Children’. Di fronte a questi dati l'accanimento della destra contro il Reddito di Cittadinanza è semplicemente senza scrupoli e immorale. Basterebbero le parole di Papa Francesco pochi giorni fa ad Assisi per la Giornata Mondiale della Povertà quando ha detto che ‘gli ipocriti danno la colpa ai poveri’. Oppure il recente rapporto della Caritas che conferma come in Umbria non solo stiano aumentando i poveri, ma sono sempre di più anche i lavoratori che ricevono uno stipendio da fame. Il primo risvolto immediato e drammatico di questa crisi lo scontano proprio i minori. In Umbria meno di un bambino su cinque usufruisce di asili nido o servizi integrativi per l'infanzia finanziati dai Comuni. E la spesa media pro capite regionale per ogni bimbo con meno di 3 anni si attesta in media a 1.109 euro a fronte, ad esempio, dei 2.481 della provincia di Trento”.

Thomas De Luca evidenzia inoltre che “l'Umbria è indietro sulla media nazionale per quanto riguarda i bambini in età da scuola primaria. Le classi che beneficiano del tempo pieno sono meno della media nazionale ed i bambini umbri che frequentano le mense scolastiche sono mediamente meno dei coetanei italiani. Ci sono 18mila ragazzi e ragazze tra 18 e 24 anni che non studiano né hanno concluso il ciclo di istruzione. E oltre 40mila giovani umbri tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano né sono inseriti in percorsi di formazione. ‘Un esercito di giovani che non sono messi nelle condizioni di contribuire attivamente allo sviluppo del Paese, senza dimenticare che povertà e assenza di educazione sono il terreno perfetto per attrarre risorse nelle mafie organizzate’ è il monito di ‘Save the Children’. Nonostante questo, la destra e la presidente Tesei continuano ad accanirsi contro una misura che in tutto il Paese sta dando da mangiare a 1,3 milioni di minori. Una guerra – conclude De Luca - per delegittimare l'unico strumento concreto di contrasto alla povertà, nel deserto delle politiche di una destra che si conferma solo capace solo di criticare e mai di proporre”.


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