(UNWEB) La Prima commissione di Palazzo Cesaroni, presieduta da Daniele Nicchi, si è riunita per l’esame del Bilancio consolidato della Regione Umbria per l’esercizio 2020 e del Bilancio di previsione finanziario per gli anni 2022-2023-2024 per il funzionamento dell'Assemblea legislativa.
Alla seduta ha preso parte anche l’assessore Paola Agabiti. Illustrando l’atto ai commissari, Agabiti ha ricordato come il BILANCIO CONSOLIDATO rappresenti una fotografia veritiera e corretta della situazione del gruppo Regione che, oltre alla Regione stessa, comprende 15 società partecipate ed enti strumentali che costituiscono il Gruppo di amministrazione pubblica (Gap). Per l’Assessore le risultanze finali del consolidato 2020 sono estremamente significative e dimostrano la solidità dei bilanci di tutto il gruppo. Risultato “non scontato visto che il 2020 è stato un anno difficile a causa della pandemia e non era facile riuscire a chiudere dei bilanci così di equilibrio”.
Il bilancio consolidato 2020 ha un risultato di esercizio di 29 milioni 385mila euro e un risultato di gestione di 54 milioni 465mila euro. I componenti positivi della gestione sono pari a 2 miliardi 534 milioni di euro, mentre quelli negativi sono circa 2 miliardi 480 milioni di euro. Il patrimonio consolidato è pari a 2 miliardi 964 milioni di euro: tra le attività c’è un totale di immobilizzazioni di un miliardo 128milioni di euro e un totale attivo circolante di un miliardo 835 milioni di euro; tra le passività un patrimonio netto di 548 milioni di euro.
Il BILANCIO DI PREVISIONE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA 2022-2024 è stato illustrato dal dirigente di Palazzo Cesaroni Stefano Cardinali. I principali temi della programmazione ed il miglioramento del funzionamento dell’Assemblea riguardano: la capacità di rinnovamento e di comunicazione; l’attività di consolidamento e miglioramento della qualità delle leggi e valutazione delle politiche pubbliche; la digitalizzazione dei processi interni per snellire l’attività anche nel rispetto dell’ambiente; il benessere lavorativo quale priorità strategica; l’attivazione del sistema di programmazione come strumento informativo e di controllo dell’attività, anche per la razionalizzazione e riduzione della spesa; la comunicazione e l’informatizzazione istituzionale quali elementi determinati dalla trasparenza e conoscenza dell’attività svolta.
Nonostante negli anni ci sia stata una costante riduzione dei fondi derivanti dal bilancio regionale, l’attenzione nella quantificazione del fabbisogno per il funzionamento dell’Assemblea ha reso possibile confermare la richiesta di finanziamento di 18 milioni 130mila euro per ogni annualità. Confermati anche i trasferimenti Agcom per circa 103mila euro, vincolati alle funzioni delegate all’Assemblea legislativa, oltre ai circa 83mila euro per le trattenute obbligatorie a carico dei consiglieri regionali per l’indennità di fine mandato. Ulteriori entrate sono di circa 47mila euro per la gestione della Buvette, quasi 14mila euro per interessi attivi maturati sui conti correnti di tesoreria e circa 21 mila euro per il personale comandato. Il fabbisogno finanziario dell’Assemblea per il 2022 è di circa 18 milioni 363mila euro, per il 2023 18milioni 330mila e per il 2024 18milioni 337mila euro. Nel 2022 non è stata applicata alcuna quota anticipata di avanzo d’amministrazione. Le spese servono a coprire le spese per gli amministratori regionali, per l’erogazione degli assegni vitalizi, per il personale, per i gruppi consiliari, per il finanziamento del Cal, dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea, del Centro Studi Giuridici e Politici e del Corecom, per i Revisori dei conti, il Difensore Civico, l'organismo indipendente di valutazione. Queste spese obbligatorie rappresentano il principale fattore di rigidità del bilancio, assorbendo oltre l’83% del totale delle risorse disponibili.