(UNWEB) Il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini annuncia di avere depositato un’interrogazione “per conoscere la situazione attuale delle prescrizioni degli anticorpi monoclonali presso le diverse strutture sanitarie regionali e l’eventuale trend di crescita, nonché i dati sull’efficacia riscontrata nei pazienti trattati con tale tipologia di farmaci e le modalità organizzative che si intendono adottare per un maggiore utilizzo degli anticorpi monoclonali in Umbria nel contrasto al Covid-19”.

“Già a febbraio e poi nuovamente a marzo – prosegue - ho interrogato in Aula l’assessore Coletto per avere risposte in merito all’utilizzo dei monoclonali in Umbria e con la deliberazione 119 del 23 febbraio 2021, l’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che ho presentato riguardante l’utilizzo degli anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19, impegnando così la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo nazionale per avere a disposizione, ai fini di un utilizzo immediato, gli anticorpi monoclonali per il trattamento. Si tratta farmaci biologici progettati per riconoscere, legare e neutralizzare in maniera specifica un determinato antigene e vengono utilizzati sia per scopi diagnostici, sia per scopi terapeutici contro il Covid-19. Possono essere prodotti in grandi quantità contro gli antigeni derivanti da una serie di malattie infiammatorie, di infezioni e di tumori, e sembrano risultare efficaci anche contro il Covid-19, in modo analogo a quanto avviene con gli anticorpi naturali. Dall’ultimo report di monitoraggio dell’AlFA pubblicato il 17 dicembre scorso, risulta che nella settimana dal 10 al 16 dicembre il numero di prescrizioni di anticorpi monoclonali in Umbria è stato pari a 10,34 ogni milione di abitanti, un dato fortemente al di sotto della media nazionale, che risulta pari a 26,56 ogni milione di abitanti. Per questo – conclude - ritengo opportuno che la Giunta relazioni in Aula, dando risposte chiare e impegnandosi, qualora necessario, a incrementare le cure con i monoclonali, che spesso sono state determinanti per la guarigione in tempi brevi dei pazienti affetti da Covid-19”.


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