(UNWEB) “La filiera tabacchicola dell’Alto Tevere conta un’incidenza occupazionale di circa 2500 unità, è assurdo che si parli, a partire già dalla prossima campagna produttiva, di delocalizzare la lavorazione del tabacco greggio presso lo stabilimento di Bastia Umbra”. Così il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega-presidente Seconda commissione) in una nota dove ricorda che “nella mattinata di oggi (venerdì 14 gennaio) si è svolta nello stabilimento di Cerbara (Città di Castello) l’Assemblea aziendale generale dei lavoratori della filiera tabacchicola dell’Alta Valle del Tevere” a cui lo stesso Mancini ha preso parte.
Per il Presidente della Seconda Commissione “si tratta di una scelta che non desta preoccupazioni solo per circa 300 dipendenti assunti direttamente dal TTI, ma per tutta la filiera nella sua interezza. È inaccettabile che i nostri agricoltori vengano umiliati dalle scelte incomprensibili delle multinazionali - incalza Mancini -, mi batterò al fianco di tutti i lavoratori alto tiberini della filiera del tabacco affinché possano continuare a operare nel nostro territorio”.
“Il mio auspicio – continua il consigliere leghista – è che il Governo si interessi concretamente a questa problematica, con la volontà di trovare soluzioni in grado di tutelare il lavoro di tanti agricoltori che con fatica e sacrificio hanno contribuito allo sviluppo economico dell’Alto Tevere. Qualora i lavoratori si uniranno in protesta sotto i Palazzi istituzionali - conclude Mancini - io sarò nelle piazze al loro fianco e non dentro ai palazzi”.