(UNWEB) L'Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Eleonora Pace (FdI) che chiedeva alla Giunta regionale spiegazioni sulla “mancata designazione da parte del Ministero della Salute del membro di propria spettanza per il collegio sindacale dell’Azienda Unità sanitaria locale Umbria 2”.
Pace ha illustrato l’atto ispettivo spiegando che “l’8 maggio 2021 è scaduto il mandato dei componenti il Collegio Sindacale dell’Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 2. Due giorni dopo la Presidente della Giunta regionale ha designato il componente di propria spettanza nel nuovo costituendo collegio sindacale. La legge prevede che il collegio possa funzionare solo dopo la designazione, entro 45 giorni, di altri due componenti, designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero della Salute. Nonostante ripetuti solleciti, ad oggi, dopo otto mesi, non risulta essere stato nominato il componente spettante al Ministero della Salute. Sarebbe dunque opportuno inviare una formale diffida al Ministero e valutare le possibilità esistenti per superare questa fase di blocco dell’attività del collegio, magari nominando un collegio straordinario che comprenda i consiglieri già designati e che funzioni fino alla nomina di quello ordinario”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto: “Provvederemo a sollecitare nuovamente il ministero della Salute per arrivare alla nomina del componente del collegio sindacale, nel rispetto della normativa vigente e per non far dichiarare nulli gli atti approvati. Abbiamo più volte, in questi mesi, chiesto al Ministero di intervenire e sono intervenuto anche personalmente. L’auspicio è che a breve venga fatta questa nomina. L’estrema ratio sarebbe quella di nominare un collegio straordinario. Ma sono fiducioso che non si debba arrivare a questa soluzione”.
Nella sua replica Pace si è detta “soddisfatta delle parole dell’Assessore, ringraziandolo per l’interessamento. Sono certa che ci aggiornerà nei prossimi giorni. Resteremo in vigile attesa, nella speranza che supereremo al più presto questo comportamento grave e omissivo del Ministero della Salute”.