Il consigliere regionale della Lega Umbria Francesca Peppucci esprime soddisfazione per l’approvazione della proposta di Legge regionale “Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità”, a prima firma dello stesso consigliere e sottoscritto da tutto il gruppo della Lega Umbria: “L’approvazione di questa legge – afferma Peppucci – rappresenta un segnale di forte attenzione rispetto a una tematica di fondamentale importanza come quella dei diritti delle persone con disabilità e, partendo dalla consapevolezza delle problematiche esistenti, pone una nuova concezione di disabilità come punto di partenza per garantire a tutti le stesse opportunità, indipendentemente dalla propria condizione.
“La parola chiave di questo passaggio – continua - è ‘diritti’, quei diritti troppo spesso non riconosciuti o non rispettati. Si parla sempre di vita indipendente e della possibilità delle persone con disabilità di autodeterminarsi. In realtà, questi concetti si vanno a scontrare con la dura realtà e pongono chi ha forme di disabilità in una situazione di svantaggio rispetto a chi non ha un handicap. Da sottolineare, inoltre, la condizione in cui si trovano le famiglie di persone con disabilità, spesso abbandonate a loro stesse, senza un punto di riferimento chiaro, anche quando è necessario far fronte a situazioni anche complesse, come quelle ad esempio che si sono determinate in seguito alla pandemia e alle successive restrizioni”.
“L’istituzione del Garante dei diritti delle persone con disabilità, come figura di tutela e di garanzia rispetto a situazioni discriminatorie – prosegue Peppucci - è un passaggio necessario che dimostra responsabilità e consapevolezza della Lega Umbria e delle forze di maggioranza di centrodestra nei confronti di questa tematica. In particolare il Garante avrà la funzione di: mediatore tra istituzioni, cittadini e mondo associativo; informazione per quanto riguarda i diritti; vigilanza sull’applicazione delle leggi, disfunzioni, irregolarità, prassi amministrative anomale; funzione attiva nei confronti della Giunta, promuovendo provvedimenti e azioni mirate.
Il mio più grande auspicio, come detto anche in sede di illustrazione della legge in Aula, è che in futuro non ci sia più bisogno della figura del Garante, perché vorrà dire che non ci saranno più discriminazioni e tutti indistintamente saranno messi sullo stesso piano”.