AssessoreTassoIl vicesindaco illustra tutte le modalità corrette per il conferimento. E annuncia una novità: il centro di riuso cittadino
“Per questo tipo di rifiuti non è possibile un avvio al recupero, ragione per cui non vengono accettati in via Venata”.

(UNWEB) GUBBIO  - L’assessore all’Ambiente e vicesindaco Alessia Tasso interviene in merito alla polemica recentemente riportata sui social e su un quotidiano a proposito dei rifiuti tessili.
“Il centro di raccolta di via Venata - spiega l’assessore Tasso - è un servizio destinato alle utenze domestiche cittadine complementare alla raccolta differenziata, presso il quale vengono condotte quelle frazioni di rifiuto residuali, ma ancora recuperabili, per cui non risulta sostenibile economicamente l’avvio di un servizio di raccolta diffuso sul territorio. Al centro di raccolta è possibile conferire rifiuti ingombranti, ferro, legno, RAEE, toner, batterie, pneumatici fuori uso, ma sempre in quantitativi relativamente modesti e riconducibili a una utenza domestica. La natura del centro di raccolta è quella di un luogo nel quale conferire tipologie di rifiuti per le quali è ancora possibile un recupero, e non un conferimento diretto in discarica. Infatti, mentre per i rifiuti ingombranti conferiti avviene un avvio a recupero, non più a smaltimento, presso un’impiantistica dedicata - consentendo un ulteriore recupero di materiali “nobili” contenuti all’interno dei rifiuti ingombranti e incrementando la percentuale di raccolta differenziata riducendo il ricorso alla discarica - per i rifiuti tessili non più in buono stato non è possibile questo tipo di avvio al recupero, ragione per cui non vengono accettati presso il centro di raccolta”.
L’assessore specifica ulteriormente: “Il metodo corretto per conferire i rifiuti tessili, per esempio per quanto riguarda gli indumenti usati ma ancora in buono stato, è quello di utilizzare i contenitori stradali dedicati presenti su tutto il territorio comunale; per quanto riguarda quantitativi voluminosi di stracci e altri rifiuti tessili, è invece possibile rivolgersi al servizio di ritiro gratuito di rifiuti ingombranti, che viene svolto con cadenza settimanale. Per i quantitativi modesti, invece, è possibile conferire i rifiuti tessili all’interno dei contenitori domestici in dotazione”.
Quello del recupero del tessile è un tema molto dibattuto anche nel contesto nazionale: l’Italia, infatti, è piuttosto carente nel recupero di questo tipo di materiale, ragione per cui ingenti somme stanziate dal PNRR sono destinate proprio a progetti di recupero dei materiali tessili.
“Con l’occasione - chiude l’assessore all’Ambiente - annuncio che, essendosi concluse le procedure di manifestazione di interesse per la gestione del nuovo centro di riuso cittadino, a breve anche nella nostra città sarà possibile disporre di un luogo dove condurre materiali usati ma ancora in buono stato (compresi appunto gli indumenti) mettendoli a disposizione di chi vorrà donargli una nuova vita, evitando dunque di condurli a smaltimento e in piena coerenza con le migliori pratiche in materia”.


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