Fioroni Fora Tesei(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso, durante l’odierna seduta di question time, due interrogazioni sulla situazione di Monteluce alle quali ha risposto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. La prima presentata dai consiglieri della Lega Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega) che chiedeva informazioni circa il “Fondo Umbria - comparto Monteluce, l’assemblea dei quotisti del fondo e le prospettive del piano di risanamento Amco”. La seconda presentata dal consigliere Andrea Fora (Patto civico) in relazione alla “riqualificazione dell’intera area della Nuova Monteluce (Perugia) e al soddisfacimento delle richieste dei creditori”.

Illustrando l’atto in Aula, Paola Fioroni ha evidenziato la necessità di “conoscere le prospettive future del Fondo Umbria-Comparto Monteluce, i contenuti dell’accordo e del piano di salvataggio, anche alla luce dell’assemblea dei quotisti del Fondo che ne hanno prorogato ulteriormente la durata. Ma anche i prossimi step per arrivare ad una soluzione dell’annosa questione che assicuri il completamento dell’intero complesso, in un’ottica di garanzia dei servizi e della sicurezza per gli abitanti del quartiere e dell’intera città, e garantisca la tutela dei livelli occupazionali delle aziende umbre fornitrici del Fondo la cui continuità aziendale è fortemente compromessa dai costi sostenuti per i lavori già effettuati nel cantiere, attraverso il soddisfacimento dei crediti che tali aziende vantano da anni. Questa situazione è il frutto di un’operazione di finanza creativa di precedenti amministrazioni che hanno provato a speculare su una semplice riqualificazione di un quartiere. Le quote del fondo, che inizialmente valevano oltre 52 milioni di euro, dal 2019 valgono zero. Amco, società controllata dal ministero dell’Economia, specializzata nella gestione dei crediti deteriorati delle imprese, ha chiesto più tempo per valutare il Piano di salvataggio del Fondo per la verifica della fattibilità del piano economico-finanziario”.

Andrea Fora ha chiesto “quali azioni sta svolgendo l’amministrazione regionale per favorire il pagamento dei creditori, se ritiene che le linee di azione del piano di sviluppo possano davvero consentire la realizzazione e il completamento di quell’area nei tempi previsti e soprattutto se intende adoperarsi con tutti gli attori istituzionali interessanti per dare impulso alla riqualificazione e al rilancio dell’intera zona. Il Piano di Salvataggio del Fondo Monteluce da parte di Amco-Prelios, pur essendo in dirittura d’arrivo, ancora non sembra essere stato deliberato. Al cantiere di Monteluce hanno lavorato oltre 30 imprese, con 200 lavoratori che attendono di riscuotere milioni di euro. Subito dopo aver chiuso la partita dei creditori occorrerà ragionare anche di come rilanciare, in sinergia con Comune di Perugia e Università, quell’area che doveva rappresentare il futuro di Perugia e che invece è in stato di abbandono. A cittadini e imprese interessa poco sapere di chi è la colpa. Serve trovare soluzioni e vigilare affinché nel piano di salvataggio venga tenuto in considerazione l’accordo con i creditori, sostenendo nel frattempo le attività di quell’area, e accompagnando Perugia in una visione strategica di sviluppo futuro”.

La presidente della Giunta, Donatella Tesei, ha spiegato che “siamo in una fase decisiva dell’operazione, il cui termine è stimato per il 31 marzo, almeno nella sua componente decisionale e strategica. Il piano di Amco è sostenibile e spero si trovi un accordo per il rilancio di Monteluce. Abbiamo creato tutte le condizioni per il buon esito di un’operazione che era improvvida. Non possiamo sostituirci alle scelte dei finanziatori, ma cerchiamo di convincerli che si può proseguire nel progetto. Ho trovato un dossier complicato e abbondantemente compromesso, ma ho accettato la sfida per il nostro territorio. Da subito ci siamo messi a lavoro per trovare la soluzione, per non far esplodere il Fondo. Gli umbri sanno che in questa operazione finanziaria abbiamo lasciato 50 milioni di euro di valore della regione. In questi anni nessuno ha lavorato per la soluzione del problema. Oggi posso dire di aver indirizzato l’operazione di salvataggio tracciando una strada chiara: valutazione, nuovo veicolo, accordi, piano di nuova finanza con tentativo di salvataggio e rilancio del Fondo. Un percorso che ci ha visto protagonisti per portare Amco nel Fondo: dopo un dicembre complicato, con sforzi negoziali e relazionali prolungati e complessi, Amco ha confermato il proprio interesse. Ora è in corso una trattativa bancaria per la vendita di quote del Fondo, c’è l’accordo con i creditori da tenere in considerazione e poi c’è la condizione essenziale del rilancio del comparto tramite nuovi investimenti. Il piano presentato da Amco è sostenibile e auspico si trovi un accordo. Anche il comune di Perugia sta cercando un accordo. L’accordo di nuova finanza sarà successivo a questi accordi. Tutto ciò che era nelle nostre possibilità lo abbiamo fatto e lo continuiamo a fare. Ma ora c’è un percorso che non dipende da noi. La Regione ha interessi nel comparto subordinati alla ricapitalizzazione del fondo, oltre al rispetto delle procedure amministrative. Stiamo seguendo passo passo tutta l'operazione coinvolgendo Università e Gepafin come soci e il sindaco Romizi come portatore di interessi fondamentali. Si tratta di una difficilissima vicenda su cui vi relazionerò in futuro sugli sviluppi, ma che spero ci serva per evitare di avere ancora situazioni simili”.

Nella sua replica Fora ha detto che “dalla Regione serve una moral suasion affinché l’intervento pubblico contenga anche degli aspetti sociali, oltre a quelli finanziari. Bene l’impegno della Presidente della Regione, ma non vediamo un analogo impegno da parte del comune di Perugia. Insieme al lavoro sul piano economico si deve recuperare un pensiero su cosa si vuole per Perugia”.

Fioroni ha ringraziato la Presidente “per la ricerca di soluzioni rispetto alle situazioni difficili ereditate. Servono operazioni di verità con gli umbri, sono un dovere e devono essere portate avanti. Bene che dalla Giunta si facciano poche chiacchiere e molti fatti. Siamo al vostro fianco in questa azione sinergica con le altre istituzioni coinvolte nel processo di salvataggio del Fondo, ma anche nella riqualificazione urbanistica”.


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