(UNWEB) “Al di là dei trionfalismi facili e dello scaricabarile sul passato a cui, in questa legislatura siamo stati abituati, ci chiediamo quali siano gli intendimenti della Giunta Tesei in merito al progetto della Nuova Monteluce, anche nell’ottica di realizzazione della Casa della Salute e la valorizzazione dell’immobile di via XIV Settembre”. Così il consigliere regionale Tommaso Bori (PD), che sul tema ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere anche “quali sono gli obiettivi e la visione rispetto al rilancio di quest’area, strategica per la città. Ci chiediamo anche quali siano i motivi per i quali il progetto iniziato negli anni scorsi, sia stato bloccato senza notizie né aggiornamenti”.

Bori ricorda che “il progetto originario prevedeva 65mila metri quadrati di edifici, di cui un terzo destinato ad appartamenti e il resto al commercio e ai servizi. Un progetto che si è fortemente incrinato e alterato dopo la crisi del 2008, che ha colpito numerosi settori tra cui quello immobiliare, compromettendo il Fondo Monteluce. Nonostante ciò, una parte è stata portata avanti e realizzata. La prima piazza è stata inaugurata nel 2015, dove vi si sono affacciate diverse attività. Il Comune di Perugia vi ha trasferito poi alcuni uffici e Adisu vi ha inaugurato un nuovo studentato composto da 150 posti letto. Centrale è stato il trasferimento della Clinica Porta Sole. Nonostante questi sforzi, il progetto è ancora lontano dal realizzarsi”.

“C’è una parte – osserva Bori –, quella cioè non residenziale, ancora in stallo. L’Usl Umbria 1 insieme alla Regione Umbria avevano individuato nel polo di Monteluce il luogo ideale per trasferire il Centro di Salute, attualmente dislocato nella palazzina di Via XIV Settembre, struttura ormai difficilmente accessibile, oltre che cadente e fatiscente. In quel contesto – aggiunge - sarebbe dovuta sorgere anche la Casa della Salute, un progetto profondamente innovativo, su cui la cittadinanza (e non solo) ha sempre dimostrato attenzione e sensibilità, scorgendo, stante così le cose, una destinazione sanitaria ad un luogo che storicamente è sempre stato adibito a questi servizi. La stessa Usl Umbria 1, qualche anno fa – ricorda Bori -, aveva annunciato la riqualificazione del padiglione conservato dell’ex ospedale, finalizzata ad ospitare, appunto, la nuova e moderna 'Casa della Salute’ di circa 2.500 mq, con contemporanea vendita dell’immobile (ex LESP) sito in Via XIV Settembre di Perugia. Il progetto presentato – spiega il consigliere Dem - prevedeva la realizzazione di un luogo fisico di erogazione dei servizi territoriali e delle prestazioni sanitarie che, contestualmente, fosse aggiuntivo all'Ospedale, ma anche in stretta integrazione, in cui avrebbero dovuto operare gran parte degli operatori del territorio, medici di medicina generale, medici dei servizi sanitari territoriali, infermieri, amministrativi, specialisti, assistenti sociali, ostetriche ed eventuali altri professionisti sociali e/o sanitari”.

“Nella Casa della Salute – prosegue Bori – dovranno essere presenti diverse attività, dal cup all’Assistenza integrativa, passando per l’assistenza infermieristica, gli ambulatori di medicina generale, attività consultoriale. Manca quindi, da parte della Giunta regionale – rileva -, una visione di rilancio per l’area, mentre sarebbe necessario accelerare la conclusione dei lavori almeno delle due piazze superiori, la realizzazione della palazzina della ex chirurgia. Ciò nonostante i governi precedenti abbiano lasciato come eredità un’area bonificata con progetti di rilancio, una visione di sviluppo e crescita, sia sotto il profilo sanitario che quello innovativo e tecnologico, della Nuova Monteluce. Il rilancio deve avvenire al più presto, tramite partecipazione e condivisione”.

“Occorre anche tenere fede agli impegni pronunciati dall’assessore Coletto nel 2020 – rimarca Bori -, in risposta ad una nostra interrogazione sul tema della Casa della Salute. In quella occasione l’Assessore alla Salute ha dichiarato che era intenzione della Giunta regionale portare a termine l’operazione, soprattutto in considerazione che si tratta di una struttura che produrrà effetti positivi sul territorio poiché va a trattare, anche e soprattutto, i bisogni di un territorio in termini di cronicità. Inoltre, nella stessa occasione – continua Bori -, l’Assessore ha affermato che l’iter per il trasferimento a Monteluce dei servizi sanitari, prima dislocati in via XIV settembre, sempre a Perugia, è iniziato nel 2010, con la stipula di un contratto con il gestore del ‘Fondo Umbria–Comparto Monteluce’ per l’acquisto di un immobile e che dopo varie vicissitudini, l’Azienda Usl Umbria 1 ha risolto per inadempienza il contratto preliminare con il gestore del fondo. Mentre, ha aggiunto, un successivo accordo stipulato tra le parti, prevedeva che il gestore avrebbe dovuto liquidare le attività del Fondo entro il 31 dicembre 2020, così da permettere all’Azienda Usl di acquistare l’immobile dal Fondo oppure da un soggetto terzo. Un percorso – conclude Bori - che però è in fase di stallo e va sbloccato quanto prima, la rivitalizzazione del quartiere è una priorità”.


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