Dichiarazione Amministratore Suap Marco Magarini Montenero
Replica all’intervento dei Consiglieri regionali Bori e Meloni : “SULLA CYBER SECURITY L’ASSESSORE MICHELE FIORONI PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE” - BORI E MELONI (PD): “SEGUIRE L’ESEMPIO DEL LAZIO INVECE DI INVENTARE IMPROBABILI FORMAT TELEVISIVI”
Non avrei voluto rispondere alle affermazioni dei consiglieri regionali Bori e Meloni. Il contenuto diffamatorio, se non anche calunnioso del loro comunicato, mi costringe ad alcune considerazioni.
Ritengo siano doverose per il ruolo che ricopro e nel rispetto soprattutto dei collaboratori che con il loro lavoro hanno consentito, anche in periodi molto difficili, di dare continuità all’attività formativa della Scuola, migliorarne i contenuti e di aver contribuito in maniera eccellente a renderla la realtà che è oggi.
La presunta scarsa managerialità rilevata dai due consiglieri, ha invece prodotto risultati tangibili: oggi la Scuola può considerarsi, a pieno merito, prima in Italia per numero di ore di formazione (nell’ultimo anno oltre trentamila) e per capillarità dovuta all’utilizzo del mezzo digitale. Siamo l’unica realtà con corsisti provenienti da tutta Italia.
Cyber war
Vorrei precisare che sul tema - purtroppo attuale - della cyber war, sono diversi i corsi di alta e operativa formazione organizzati dalla Scuola: corsi di sicurezza cybernetica e data protection, sul decreto semplificazione e innovazione digitale nella Pubblica Amministrazione, webinar sul tema dell’intelligenza artificiale, sulle opportunità e i rischi della PA. Proprio in questi giorni sono in programmazione due corsi formativi sull’analisi dei rischi e sulla formazione avanzata in cyber security.
Trasparenza
Per quanto riguarda la presunta assenza di elementi di trasparenza nel sito della Scuola, è mio dovere segnalare che le deliberazione di bilanci e relativi allegati sono regolarmente pubblicati, così come le altre informazioni richieste nel rispetto delle specifiche del Decreto legislativo 33/2013, delle indicazioni dell’ANAC e del vigente regolamento per gli incarichi di docenza.
Dispiace constatare che ai consiglieri sia sfuggito che la Scuola non si è mai fermata nonostante le difficoltà della pandemia e che si è trasformata anche in un hub formativo digitale, erogando in quel periodo corsi online per stare al fianco della comunità umbra, della sanità regionale e di tutti gli ambiti professionali che in quel periodo necessitavano di continuità operativa.
Nel 2021 la Scuola si è dotata dell’aula multimediale che ha consentito di trasmettere webinar di alta qualità favorendo la interazione docenti discenti. L’utilizzo di tale strumento ha consentito il raggiungimento dei numeri già indicati e un consistente risparmio di risorse economiche da parte di tutti gli Enti locali che supera il 40%. Le spese generali, amministrative e di docenza sostenute dalla Scuola sono diminuite del 20%.
Scuola Umbra TV
In relazione poi a quanto affermato dai consiglieri Bori e Meloni circa «l’improbabile format televisivo » della Scuola, non posso che apprezzare le loro doti di veggenza. Mi stupisco che vengano espressi giudizi di valore in relazione alla puntata zero che era di sola presentazione.
Tra l’altro, preme segnalare che questo prodotto editoriale innovativo e unico nel panorama nazionale rappresenta la forma più democratica di formazione e informazione da parte di un organo della PA nei confronti sia dei pubblici dipendenti che dei cittadini.
Infine, in riferimento alle «dubbie» modalità di reclutamento e assunzione del Direttore Responsabile del format è mio dovere segnalare che il professionista incaricato svolge il suo ruolo a titolo gratuito, che è stato scelto sulla base di comprovate competenze professionali e che nel passato non ha avuto incarichi politici, bensì istituzionali in seno all’Assemblea Legislativa dell’Umbria.
Invito pertanto i consiglieri Bori e Meloni, quando i loro impegni lo consentiranno, a farci visita e a vedere direttamente quello che la Scuola produce per il miglioramento della qualità della formazione della Pubblica Amministrazione.
Tanto è dovuto per il rispetto della verità e per il ruolo istituzionale dei due consiglieri.