(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso, durante l’odierna seduta di question time, l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto Civico) sullo “Stato di attuazione e intendimenti della Giunta in merito alla legge regionale ‘6/2020’ che ha modificato la legge ‘30/2013’ che disciplina il sistema regionale di istruzione e formazione professionale”.
Illustrando l’atto in Aula Fora ha detto che “l’approvazione all’unanimità della legge fu accolta con grande interesse dal mondo della formazione professionale, dando dignità ai percorsi di istruzione professionale e in particolare ai percorsi di Iefp che costituiscono uno dei canali per assolvere l’obbligo di istruzione e il diritto dovere per i giovani 14-17enni. Gli Iefp rappresentano un segmento di offerta fondamentale sia perché svolge in maniera importante una funzione professionalizzante sia per la funzione di recupero all’apprendimento di allievi a rischio di abbandono. L’entrata in vigore della legge, il 6 agosto del 2020, ha impedito di partire fin dall’anno scolastico 2020/2021, ma certamente era auspicabile che la legge potesse trovare attuazione almeno dall’anno scolastico corrente 2021/2022. Invece ad oggi ancora la legge regionale non è stata applicata a distanza di quasi due anni. Per questo chiediamo di conoscere quali sono i motivi per il ritardo nell’attuazione della legge e se la Giunta intende attuarla nei prossimi mesi dando effettuazione concreta a tutti gli strumenti e le finalità indicate dalla legge per consentire da un lato una sua completa attuazione dall’anno scolastico 2022/2023 e dall’altro poter consentire ai ragazzi e alle loro famiglie di compiere anche per l’orientamento e le iscrizioni post terza media, una scelta consapevole maturata con la conoscenza delle diverse opzioni educative e formative, aventi pari dignità, e facenti parte del medesimo sistema regionale di educazione e formazione”.
L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “si sta predisponendo l’avviso pubblico per l’accreditamento degli enti di formazione, che sarà pronto in tempi stretti per garantire che l’anno scolastico 2022/2023 possa avere tempi coerenti per consentire di informare le famiglie. La prima sfida da vincere è culturale a sostegno della formazione duale, che è riconosciuta anche dal Pnrr come leva di crescita: finalmente c’è un contesto favorevole per favorire questa rivoluzione culturale. La formazione duale entra nell’agenda italiana solo con il Governo Draghi che l’ha individuata come punto strategico della politica economica. La formazione duale ha necessità di strumenti di crescita e di supporto ma anche di un rivoluzione culturale che riguarda la considerazione nella società e nelle famiglie della formazione professionale, malgrado garantisca tassi di occupabilità altissimi. Il nostro ritardo è dovuto anche al covid che non avrebbe consentito di fare orientamento per le famiglie. Stiamo ragionando sull’intera filiera della formazione professionale. Non ci piace considerare solo gli Iefp e gli Its ma anche gli Ifps che vogliamo rafforzare per garantire percorsi di crescita e sviluppo: la giusta formazione vuol dire costruire percorsi di vita soddisfacente, ma anche coprire la carenza strutturale con le scuole professionali che mancano”.
Nella sua replica Fora ha detto che “bisogna far passare per l’Umbria una rivoluzione di carattere culturale che per anni ha considerato la formazione professionale una cosa per poveri, per chi non poteva accedere a posti blasonati. Invece è una formazione non da meno ma che può costruire e aiutare la rinascita economica della Regione. L’attività di orientamento parte dalle scuole, dalle scelte dei ragazzi in terza media”.