(UNWEB) Perugia, - Concorsi nella Provincia di Perugia: procedure trasparenti con preselezione dei candidati affidata a una ditta di Milano specializzata nel settore; massima pubblicizzazione dei bandi al punto che i candidati sono ben 2468 per 5 posti tra area tecnica e amministrativa. Si tratta di concorsi indetti nel novembre scorso dalla precedente amministrazione e pubblicati il 24 dicembre dandone notizia non soltanto attraverso i canali istituzionali (Albo pretorio e pubblicazione sul portale ufficiale della Provincia) ma anche con lancio giornalistico attraverso la testata “Cittadino e Provincia” ripreso dagli organi di stampa.
La Presidente Stefania Proietti ha voluto affrontare in Consiglio provinciale l’argomento, chiedendo di aprire un dibattito, alla luce di articoli di stampa nei quali si dichiara che alcuni esponenti dell’opposizione chiederanno l’accesso agli atti evidenziando che tra i candidati vi sarebbero due collaboratori della Presidente stessa.
Proietti ha chiarito che non può essere violato il diritto di chiunque a partecipare ad un concorso pubblico e che chi fa politica non può sovrastare tali diritti.
“I concorsi, alla luce della selezione in atto, auspichiamo che siano vinti per competenza e capacità – ha detto ancora Proietti – abbiamo tutti il dovere di trasparenza e notizie stampa così proposte possono creare nell’opinione pubblica sfiducia nella politica e in chi amministra. Una sfiducia che coinvolge tutti senza un reale motivo dal momento che gli atti sono accessibili non soltanto agli amministratori, ma a ciascun cittadino – ha dichiarato la Presidente –. Vorremmo che di concorsi ne potessimo fare molti di più per garantire un lavoro stabile a tante più persone”.
Sulla stessa linea si sono espressi i consiglieri di maggioranza Letizia Michelini e David Fantauzzi che hanno sottolineato come l’accesso agli atti sia prassi comune e consolidata, ma che non può essere oggetto di strumentalizzazione politica. Anche dai banchi dell’opposizione nelle dichiarazioni di Nicola Alemanno e Catia Degli Esposti si è convenuto che sia un diritto di ciascuno partecipare ad un concorso. “ I due collaboratori della Presidente non devono sentirsi discriminati – ha detto Alemanno – sanno che la loro posizione è più delicata e che laddove dovessero vincere saranno oggetto di verifica, ma per il resto devono partecipare con la massima serenità”. Dello stesso avviso la Degli Esposti che ha in più stigmatizzato “l’etica della stampa”.