293318401 350268120620000 4647279853107565185 n(UNWEB) Ad inizio della seduta d’Aula di oggi, la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni ha chiesto l’inserimento urgente all’ordine del giorno di due mozioni, la prima concernente la Soppressione delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziali) per le quali si chiedeva il necessario ed immediato ripristino; l’altra riguardava la previsione di interventi rispetto alla “progressiva rimozione dei servizi sanitari essenziali in Valnerina”.

Dopo l’illustrazione dei due atti, da parte dei consiglieri Tommaso Bori, della stessa capogruppo Meloni e a seguito degli interventi da parte dei consiglieri della maggioranza, Eleonora Pace (FdI-presidente Terza Commissione) e Paola Agabiti (‘Tesei per l’Umbria-assessore regionale) hanno assicurato di aver già programmato a brevissimo la discussione sulle due questioni, con tutti i soggetti interessati, (la prima in Commissione-Pace, la seconda presso il Comune di Sant’Anatolia di Narco-Agabiti). Con i voti contrari della maggioranza (12) e favorevoli della minoranza (7) l’Aula ha respinto la trattazione immediata delle due mozioni.

Per la minoranza sono intervenuti Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi, rimarcando la necessità di una scelta urgente da parte dell’Assemblea legislativa, soprattutto in considerazione dei numeri attuali della pandemia e della garanzia dei servizi sanitari essenziali sul territorio,.

Nello specifico, nel primo documento di indirizzo si mirava ad impegnare la Giunta a “prevedere la riattivazione e la proroga delle USCA fino al 31 dicembre 2022 e ad informare l’Assemblea legislativa circa le motivazioni che hanno indotto a non prorogare tale servizio soprattutto alla luce dell’ importante risalita dei contagi nella nostra regione”.

Il dispositivo della seconda mozione chiedeva alla Giunta di “provvedere, nell’immediato, al ripristino dei servizi di continuità assistenziale per i comuni della Valnerina nei quali tale servizio è stato rimosso e a potenziare il punto di primo soccorso di Cascia, attualmente provvisto di un solo medico del 118, al fine di tutelare il diritto alla salute di cittadini e turisti e a mettere in campo azioni finalizzate al superamento delle disparità che investono i cittadini di tali territori, affinché possano godere degli stessi servizi di tutti gli altri cittadini umbri”.


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