(UNWEB) – Perugia - La Regione Umbria sta attuando e programmando tutta una serie di azioni a favore delle persone uscite dal mercato del lavoro, degli adulti vulnerabili e dei nuclei famigliari anche con figli minori particolarmente esposti ai fenomeni di esclusione e con potenziali effetti negativi nella prospettiva evolutiva: lo rende noto l'assessore alle Politiche sociali della Regione Umbria, Luca Coletto, anche alla luce della pubblicazione del Rapporto Caritas su povertà e esclusione sociale.

"Le persone e le famiglie, esposte ai fenomeni dell'impoverimento – ha riferito l'assessore Coletto - rappresentano un target privilegiato nell'azione politica regionale che vuole dare risposte alla situazione di bisogno con il nuovo Piano di contrasto della povertà 2021/2023 in fase di approvazione. Inoltre - prosegue - con la delibera del giugno 2022 è stata stabilita la costituzione del Tavolo di Governance unitaria per le politiche di inclusione sociale e il contrasto alle povertà e del relativo Tavolo di Coordinamento tecnico. E proprio le molteplici attività dei Tavoli saranno propedeutiche all'elaborazione e alla partecipazione del nuovo Piano regionale di contrasto alle povertà 2021/2023. A tal fine, - ha precisato l'assessore - sono già state attivate le interlocuzioni con le Zone sociali e si sta organizzando la partecipazione agli stakeholder regionali del Piano".

Relativamente alle risorse programmate dal PNRR Missione per inclusione e coesione, l'assessore Coletto ha precisato che per l'Umbria sono circa 17 milioni di euro per 27 progetti.

Il PNRR prevede un'ampia serie di investimenti e riforme, tra cui anche quelle necessari utili a garantire l'attuazione di politiche di inclusione sociale rivolte ai cittadini maggiormente svantaggiati ed a favorire l'attuazione di politiche di coesione necessarie per ridurre il divario ed il ritardo nello sviluppo fra le diverse regioni.

Le specifiche linee di intervento dedicate alle persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti dovranno coordinarsi con il parallelo progetto di rafforzamento dell'assistenza sanitaria.

Per la prossima programmazione FSE che prevede 60 milioni di euro per l'inclusione sociale, solo per l'area povertà sono state programmate risorse pari a 11 milioni.

Concludendo l'assessore ha reso noto che gli uffici dei servizi sociali dei Comuni dedicati all'area povertà, a giugno 2022 hanno preso in carico le domande di 18.942 nuclei familiari, mentre sono 12.880 i nuclei famigliari beneficiari di aiuti al reddito contro la povertà e per 4.391 (34%) di questi nuclei sono stati attivati progetti individuali complessi.

Le risorse già assegnate per le persone maggiormente vulnerabili uscite dal mercato del lavoro ammontano oltre 3 milioni, altri 500 mila euro sono stati destinati per la realizzazione di interventi specifici sulle povertà estreme.


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