(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell'Umbria, nella seduta odierna di Question time, ha discusso l’interrogazione a risposta immediata “Aggiornamenti sullo stato del piano di risanamento del Fondo Umbria – comparto Monteluce”, a firma dei consiglieri regionali Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega).
Illustrando l’atto in Aula, Paola Fioroni ha chiesto informazioni circa “lo stato di avanzamento ed i successivi step del piano di salvataggio del Fondo. Le determinazioni negli accordi con Amco e sugli eventuali impegni, presenti e futuri, da assumere per la Regione Umbria, anche al fine del piano di rilancio che assicuri il completamento dell’intero complesso, in un’ottica di garanzia dei servizi e della sicurezza per gli abitanti del quartiere di Monteluce e dell’intera città di Perugia, e garantisca la tutela dei livelli occupazionali delle aziende umbre fornitrici del Fondo Monteluce. Ricordo che il 7 ottobre Bnp Paribas, in qualità di Gestore del Fondo Umbria Comparto Monteluce, ha inviato una lettera ai quotisti (Regione, Gepafin, Università degli Studi di Perugia e Fondo Dinamico) evidenziando di aver negoziato e sottoscritto con gli enti finanziatori (Prelios) il contratto di finanziamento con nuova finanza per un importo di circa 12 milioni; sottoscritto gli accordi a saldo e stralcio con i fornitori; sottoscritto gli accordi utili al pagamento dei fornitori scaduti; stipulato il contratto di pegno sul conto vincolato del Fondo, dando quindi efficacia all’accordo finanziario. Nel passato si è parlato troppo poco della questione Monteluce. Ma va ricordato che il valore immobiliare di circa 50 milioni di euro messo inizialmente dalla Regione, dal 2019 ha valore pari a zero. Un peso importante sulla finanza della nostra Regione. Questo ha portato ad uno spopolamento di quel quartiere, senza dimenticare che le aziende che hanno lavorato in quel comparto non erano state pagate. Il lavoro della Giunta è stato preziosissimo che ha portato soggetti di primo piano a interessarsi del problema. Oramai dovremmo essere al momento della riapertura dei cantieri. Rispetto a questa operazione di finanza creativa voluta dalle precedenti amministrazioni, dopo 16 anni di silenzio e di promesse non mantenute, siamo finalmente di fronte a una svolta importante per il comparto”.
La presidente Donatella Tesei ha risposto che “il salvataggio di Monteluce è stato finalmente realizzato. Ora parte il rilancio del Fondo che porterà Monteluce ad una nuova vita grazie a lavori per 12 milioni di euro. C’è soddisfazione per una vera e propria impresa in cui ho creduto con forza, coraggio e tenacia. Adesso aspettiamo l’assemblea dei quotisti, con la possibile staffetta tra Bnp e Prelios. Spero che il primo lotto dei lavori, su viabilità e parcheggi, parta a gennaio. E nel 2023 ci aspettiamo lavori su tutti i comparti. Noi confermiamo l’interesse per la Casa della salute, siamo in attesa della reciproca volontà di vendita da parte del gestore. E continuiamo a incontrare stakeholders interessati allo sviluppo dell’area. Tutti dovremmo sostenere l’interesse per questa aria. Lo straordinario sforzo fatto dalla Regione per chiudere un’operazione complicatissima non potrà diventare opera stabile senza che Perugia e tutta l’Umbria credano e investano su Monteluce. Sono felice di essere riuscita a coinvolgere a far investire il più grande fondo italiano di settore. Non volevo permettere che nel capoluogo regionale restasse una ferita così devastante. Sta a tutti noi sostenere questa impresa, accompagnare questo percorso di rilancio complessivo dell’area. Oggi abbiamo realizzato un sogno”.
Nella sua replica Fioroni ha “ringraziato la presidente Tesei per il lavoro fatto. C’è un importante impegno di tutti per realizzare la riqualificazione che quartiere aspetta da troppo tempo promesse mai avvenute. Dopo tante inaugurazioni e proclami finalmente si è agito. Siamo sicuri che da qui in avanti ci sarà concretezza per cittadini e attività commerciali”.