Voto unanime al Documento finanziario per il triennio 2023-2025 per il funzionamento di Palazzo Cesaroni. Approvato anche un emendamento di Porzi (Misto) per un fondo di 10 mila euro destinati all’attività dell’Assemblea legislativa per l’educazione alla cittadinanza
(UNWEB) L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all’unanimità dei presenti (17) il Bilancio di previsione finanziario per gli anni 2023-2024-2025 per il funzionamento dell’Assemblea legislativa.
Sempre con voto unanime (17) è stato approvato un emendamento promosso dalla consigliera Donatella Porzi (Misto) e condiviso dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni che prevede la predisposizione di un fondo di 10 mila euro destinati all’attività dell’Assemblea legislativa per l’educazione alla cittadinanza, e che mira ad “aiutare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado a diventare cittadini attivi, informati, responsabili e capaci di assumersi responsabilità per loro stessi e per le loro comunità”.
Il fabbisogno necessario al funzionamento dell’Assemblea per il triennio è di 18,5 milioni di euro. L’aumento della spesa è stimabile in oltre 600mila euro all’anno a causa dell’adeguamento all’inflazione degli assegni vitalizi e l’aumento della spesa per l’energia, a cui si aggiunge il rinnovo contrattuale del comparto. Di questi per 400mila euro si è riusciti a far fronte con la revisione della spesa interna, per altri 200mila euro è stato chiesto un incremento alla Giunta.
Con questo bilancio, si legge nell’atto, Palazzo Cesaroni punta al miglioramento della qualità delle leggi, alla qualificazione dell’azione amministrativa, alla valorizzazione delle funzioni di supporto agli organi assembleari e degli organi di garanzia dell’Assemblea, alla trasparenza dell’azione amministrativa ed alla prevenzione della corruzione, alla transizione digitale, al lavoro per obiettivi, alla valorizzazione delle risorse umane. Anche nel triennio 2023-2025 si è proseguito nella politica di contenimento dei costi, nonostante il deterioramento dello scenario economico dovuto alla pandemia e al conflitto in Ucraina. Questo ha portato ad una spirale inflazionistica che si è riverberata nel bilancio dell’Assemblea con l’adeguamento degli assegni vitalizi e l’aumento della spesa per l’energia. A questo si aggiunge il rinnovo contrattuale del comparto. Per i vitalizi si era preventivato un incremento del 5,5%, con un conseguente incremento di spesa degli assegni (rispetto alla previsione 2022-2024) di 310mila euro per il 2023 e di 487mila euro per il 2024. Ma allo stato attuale si va verso un aumento dell’8%. L’aumento dei prezzi nel settore energetico comporta una spesa di funzionamento per le utenze prevista in aumento per oltre cento mila euro, circa il 50% in più rispetto alla spesa storica. La sottoscrizione della pre-intesa sul rinnovo contrattuale dei dipendenti regionali comporta a regime un fabbisogno ulteriore pari a 200mila euro l’anno. Queste voci sono spese obbligatorie e rendono il bilancio dell’Assemblea legislativa molto rigido.