AgabitiPorziAssessore Agabiti: “lavoriamo per qualificare l’offerta formativa del territorio, creando opportunità per i giovani, favorendo lo sviluppo di un indotto con ricadute socio-economiche rilevanti”

(UNWEB)  Nella sessione riservata al Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, il consigliere Donatella Porzi (Gruppo misto) ha posto un’interrogazione all’assessore Paola Agabiti circa l’Università di Terni e nello specifico rispetto alla “riqualificazione strutturale e agli investimenti sul Campus di Pentima”.

Porzi ha chiesto di “conoscere il masterplan, il dettaglio del progetto con particolare riguardo a quale sia la cifra stanziata per lo stesso, il numero di stralci previsti, l’ambito di intervento dei singoli stralci con relativo investimento e il cronoprogramma degli stessi". In quale data è stato costituito il comitato paritetico di monitoraggio previsto dal protocollo d’intesa, se sono emersi dei correttivi o suggerimenti e quali siano stati accolti o rigettati con relativa motivazione. Nel caso il comitato non fosse stato costituito, conoscere il motivo ostativo e come si è giunti ad una progettazione”.

Illustrando il suo atto ispettivo, Porzi ha sottolineato che “l’Università degli Studi di Perugia è un patrimonio collettivo regionale di grandissima rilevanza che, anche attraverso le sue sedi distaccate, esercita la funzione di promotore della crescita culturale svolgendo al contempo il ruolo di volano economico e di sviluppo territoriale. La storia dell’università a Terni ha scontato dei passaggi non positivi legati alla strategia applicata alle sedi dislocate sul territorio comunale. Il recupero funzionale e lo sviluppo dell’area di Pentima è assolutamente necessario e funzionale all’ampliamento delle possibilità didattiche e di ricerca. Il recupero e lo sviluppo delle strutture messe a disposizione dall’Università degli Studi di Perugia non può prescindere dal confronto con la stessa. Attraverso il proprio Statuto, la Regione riconosce il ruolo centrale dell'Università degli studi di Perugia e promuove a tal fine forme di intesa e di collaborazione. Il protocollo di intesa per la riqualificazione architettonica e funzionale dell’area di Pentima – Terni è stato siglato dalla Regione, Comune di Terni e Università degli Studi di Perugia nel mese di marzo 2022. Nel suddetto Protocollo è prevista la costituzione, entro 30 giorni dalla sottoscrizione, di un Comitato Paritetico di monitoraggio, composto da uno o più rappresentanti di ciascuna parte firmataria. Il Comitato ha il compito di monitorare e valutare le fasi di avanzamento anche al fine di proporre alle parti eventuali correttivi. L’assessore regionale Paola Agabiti è intervenuta durante la seduta della Seconda commissione consiliare del comune di Terni presentando un progetto di riqualificazione del polo didattico di cui, come emerso pubblicamente, l’Università degli Studi di Perugia non è a conoscenza”.

L’assessore Paola Agabiti ha risposto che “Il percorso per l’acquisizione del complesso di Pentima è iniziato nel 1990 ed ha visto la conclusione nel 2006 con l’acquisizione dell’ultima porzione dell’intero complesso. Il fallimento dell’Isrim a cui dal 1990 è stata assegnata una porzione dell’area, ha consentito alla Regione di tornare in pieno possesso del proprio patrimonio nel mese di febbraio 2021. L’attuale Amministrazione regionale si è attivata per recuperare un bene immobiliare importante rendendolo funzionale al proprio patrimonio con un investimento che avrebbe portato valore aggiunto al territorio ternano, in grado di generare un’opportunità di crescita e di sviluppo. La Regione ha puntato da subito ad un rilancio di Pentima che non poteva essere scisso dall’organizzazione di un polo in grado di innalzare l’offerta formativa di alto livello, ma immediatamente sono iniziate le interlocuzioni con il Comune di Terni e con l’Università con i quali è stata immediatamente raggiunta una comunità di intenti che a portato all’11 marzo alla sottoscrizione di un protocollo di intesa finalizzato alla crescita e allo sviluppo del Polo universitario ternano. Una progettualità che passa necessariamente per un importante intervento di riqualificazione architettonica e funzionale dell’intera area. Un percorso che parte colpevolmente con decenni di ritardo per scelte sbagliate delle vecchie amministrazioni di centro sinistra che avevano disegnato la nascita e lo sviluppo dell’Università a Terni con sedi dislocate sull’intero territorio comunale. E le conseguenze di questa scelta si stanno pagando ancora, poiché hanno prodotto un grande dispendio di risorse, oltre ad aver contribuito al mancato decollo del progetto universitario. Nella seduta dello scorso 14 novembre 2022 della Seconda commissione del Comune di Terni, questo assessorato non ha presentato un progetto di riqualificazione del Polo didattico di cui l’Università non ne sarebbe a conoscenza, ma è stato sottolineato il nostro forte impegno per dare gambe al progetto attraverso un cronoprogramma ben definito con un primo stanziamento di 9 milioni di euro (programma parallelo Regione), 600mila euro (Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni), 15 milioni (Fondi strutturali). Contestualmente è stata predisposta la convocazione di un Comitato paritetico di monitoraggio composto da Regione, Università e Comune di Terni, come del resto previsto dal protocollo di intesa. Ad oggi sono state effettuate due riunioni (19 dicembre 2022 – 10 gennaio 2023). Si entrati così nel merito della redazione di un primo stralcio funzionale, documento che dovrebbe trovare compimento entro questo mese. Il Comitato ha iniziato a valutare gli immobili con cui procedere prioritariamente con il duplice fine sia di consentire spazi dove trasferire le attività ubicate negli edifici interessati dei successivi stralci, si per poter qualificare una zona ben definita del complesso di Pentima, al fine di garantire una funzionalità anche estetica di fruitori del Polo. Il cronoprogramma prevede la consegna dei lavori entro dicembre 2023. È primaria volontà di questo assessorato valorizzare il ruolo centrale dell’Università degli studi di Perugia per il progresso culturale e tecnologico, per lo sviluppo della ricerca scientifica nel Polo di Pentima, all’interno di un contesto che riesca a qualificare l’offerta formativa del territorio, creando opportunità per i ragazzi e favorendo lo sviluppo di un indotto con ricadute socio-economiche rilevanti e personale altamente qualificato per le imprese dell’area”.

Nella replica, Porzi ha puntualizzato che l’interrogazione nasce da un’intervista di un responsabile dell’Università comparsa sui giornali e non per creare strumentalizzazione. Stessa interrogazione è stata anche presentata al Comune di Terni. Siamo assolutamente favorevoli a tutti gli investimenti che vanno nella direzione indicata ora dall’Assessore”.


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