(UNWEB) “È necessario e urgente che la Regione si impegni a rivedere i parametri attualmente in vigore per i risarcimenti dei danni causati dalla fauna selvatica sia all’agricoltura che agli automobilisti”. Lo affermano i consiglieri regionali della Lega Valerio Mancini (Responsabile del Dipartimento Caccia della Lega Umbria) e Manuela Puletti.
“Da un confronto che abbiamo avuto con alcuni esponenti del mondo venatorio – spiegano Mancini e Puletti - è emerso che la normativa attualmente in vigore penalizza alcuni ATC a discapito di altri. I fondi che la Regione assegna agli Ambiti Territoriali di Caccia per espletare i risarcimenti dei danni da fauna selvatica vengono ripartiti in base agli ettari e al numero dei cacciatori, ma questi parametri si stanno rivelando inefficaci. Per stabilire la quantità di fondi da assegnare a ciascun ATC sarebbe opportuno che venissero tenuti in considerazione alcuni elementi imprescindibili, come ad esempio le diverse vocazioni dei terreni. Negli oliveti i danni da fauna selvatica hanno una minore incidenza - spiegano Mancini e Puletti - mentre dove i terreni vengono destinati ad altre coltivazioni, le razzie dei cinghiali sono molto più frequenti. Un’altra normativa da rivedere è quella che impone agli ATC di usare le disponibilità dei loro bilanci per i risarcimenti qualora i fondi messi in campo dalla Regione non risultino sufficienti. Non è accettabile - proseguono Mancini e Puletti - che siano i cacciatori, che già con la loro attività provvedono a contenere il proliferare di animali selvatici, a pagare di tasca loro il risarcimento danni. Bisogna trovare soluzioni adeguate in tempi brevi affinché a rimetterci non siano i cacciatori. Auspichiamo - concludono - un intervento tempestivo da parte dell’assessorato di competenza per elaborare nuovi parametri che garantiscano i risarcimenti ad agricoltori e automobilisti che subiscono danni da parte di animali selvatici, senza però gravare sui bilanci degli ATC e quindi sui cacciatori”.