Condivisione su strutturazione e contenuti del Piano. Su gara e collocazione termovalorizzatore necessari criteri chiari della Regione condivisi anche con Comuni
(UNWEB) Nella seduta odierna della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, si è parlato anche del nuovo Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti. E come annunciato nella precedente riunione dello scorso 18 gennaio (https://tinyurl.com/45u24y99), si è dato corso a nuove ed ulteriori audizioni alle quali hanno preso parte rappresentanti di Auri, Comune di Perugia e Gesenu.
È emersa una sostanziale condivisione rispetto alla strutturazione del documento. Tuttavia osservazioni sono state sottolineate rispetto ad alcuni passaggi del Piano di natura tecnica. Auspicata una maggiore chiarezza rispetto all’espletamento delle gare su cui è stata sottolineata l’importanza di un appalto unico che preveda sia la raccolta che il recupero e lo smaltimento. Oltre a questo è stata evidenziata l’esigenza di un riallineamento delle scadenze dei contratti in corso e criteri precisi per la collocazione del termovalorizzatore, sulla realizzazione del quale anche oggi ne è stata rimarcata l’importanza.
Antonino Ruggiano (presidente Auri): Abbiamo partecipato alla stesura della bozza a livello tecnico evitando qualsiasi approccio di tipo ideologico. I Comuni sono sostanzialmente d’accordo sull’impostazione del Piano. Ci sono tuttavia alcune problematiche che devono essere rimesse al Consiglio regionale e riguardano la declinazione pratica di alcuni passaggi del Piano di natura tecnica. Serve maggiore chiarezza rispetto all’espletamento delle gare. Sul termovalorizzatore c’è una sostanziale completa condivisione, ma servono criteri precisi sia rispetto alla gara che alla sua collocazione. Serve una griglia chiara per valutare al meglio le proposte che arriveranno. Serve dunque un indirizzo da parte del Consiglio regionale condiviso anche a livello comunale. Il Piano che si sta predisponendo dovrebbe avere una durata di almeno 15-20 anni. È importante inoltre decidere la proprietà del termovalorizzatore che dovrebbe essere della Regione. Rappresenta poi un problema il riallineamento dei contratti in corso. Il punto centrale è il 2028 perché si dovrebbero chiudere i lavori del termovalorizzatore ed avremo tutti gli elementi per entrare a regime. Alcune Regioni hanno previsto disposizioni di legge per l’allineamento dei contratti. È assolutamente opportuno che anche il Consiglio regionale intervenga per allineare le scadenze anche in Umbria”.
Otello Numerini (assessore Comune di Perugia): “Sul piano esprimiamo un’idea positiva. Gli obiettivi che si prefigge sono indubbiamente ambiziosi, ma condivisibili. Il nostro comune ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata vicina al 72 per cento e questo ci spinge ancora a migliorarci. Rispetto ai contenuti del Piano invitiamo la Regione ad approfondire meglio alcune zone ritenute idonee del nostro territorio, in particolare quelle in prossimità dei corsi d’acqua approfondendo e calibrando meglio la fascia di rispetto. Rispetto all’individuazione della collocazione del termovalorizzatore è necessario individuare criteri e parametri precisi.
Massimo Pera (Gruppo Gesenu): “Condividiamo pienamente gli obiettivi del nuovo Piano regionale, in particolare l’incremento della differenziata, la scelta di campo sul termovalorizzatore. Le osservazioni riguardano, sia dal punto di vista gestionale che normativo, le due procedure di gara, quella relativa ai servizi di superficie distinta dagli impianti di trattamento. Crediamo che un appalto unico che preveda sia la raccolta che il recupero e lo smaltimento possa rappresentare un vantaggio anche per i comuni serviti”.