Puletti e Carissimi (Lega): “Sottoporremo le criticità esistenti al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, che nelle prossime settimane farà visita agli Istituti penitenziari umbri”
(UNWEB) “Esprimiamo la nostra solidarietà agli agenti del carcere di Terni che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso in seguito all’aggressione di un detenuto nordafricano. Sottoporremo le criticità esistenti al sottosegretario alla giustizia senatore Andrea Ostellari che nelle prossime settimane, su iniziativa della Lega, farà visita agli istituti penitenziari umbri”. Così i consiglieri regionali della Lega Umbria Manuela Puletti (che fa sapere di ricoprire l’incarico di ‘responsabile del Dipartimento regionale sicurezza e immigrazione del partito’) e Daniele Carissimi.
“L’ennesima aggressione agli agenti di polizia penitenziaria da parte di un detenuto riporta all’attualità il tema della sicurezza all’interno della Casa circondariale di Terni – rimarcano i due consiglieri regionali leghisti –. Purtroppo situazioni del genere – aggiungono - si verificano in Umbria sempre con maggiore frequenza e sono determinati in modo particolare dal sovraffollamento detentivo a cui si associa il numero esiguo di agenti di polizia penitenziaria, costretti a turni massacranti e privi di equipaggiamento adeguato”.
“Come Lega – assicurano - continueremo a lavorare per il potenziamento del personale e per l’implementazione di strumenti a disposizione degli agenti, come spray urticante e taser, oltre a sostenere la Regione Umbria nel percorso già avviato di attivazione di una REMS, residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, necessarie alla cura e alla riabilitazione dei detenuti psichiatrici”.
“Le criticità del sistema penitenziario regionale – concludono – provvederemo a sottoporle al sottosegretario alla Giustizia, con delega alle carceri minorili e al trattamento dei detenuti, senatore Ostellari, che nel mese di marzo farà visita alle carceri di Terni e di Perugia, accogliendo nelle rispettive sedi anche la direzione dell’Istituto penitenziario di Spoleto e di Orvieto”.
