fioroni foto 1(UNWEB) Quando si parla di uno dei salvataggi epocali portati avanti in questi anni dalla Giunta di centrodestra, nonostante il Covid, nonostante i numerosi dossier come trasporti e comunità montane, occorre sicuramente far riferimento al Fondo Umbria Comparto Monteluce: il quartiere a Perugia si prepara a vivere una fase di sviluppo determinata dai lavori di valorizzazione urbanistica e potenziamento dei servizi secondo il cronoprogramma di un piano strategico costruito nello sforzo comune consapevole e nella responsabilità di non poter lasciare irrisolto un problema così complesso lasciato dalle scorse amministrazioni. Un cambio di passo notevole frutto del lavoro della Governatrice Donatella Tesei e delle proposte messe in campo dalla Lega”: lo afferma il consigliere regionale Paola Fioroni (Lega-vicepresidente dell’Assemblea legislativa).

“In questi giorni – spiega - il tema del Comparto e dell’avanzamento della progettualità è stato al centro dell’incontro tra Regione Umbria, Comune di Perugia, proprietà e gestore del Fondo Monteluce. A breve prenderanno il via i primi lavori di messa in sicurezza dell’area e in seguito si procederà con la sistemazione delle aree verdi e il ripristino del decoro. Interventi necessari all’avvio del cantiere che provvederà a sanare una delle ferite più profonde della città di Perugia lasciate in eredità dalla sinistra, non solo a livello urbanistico, ma anche a livello finanziario, se si considera l’azzeramento del valore delle quote di proprietà della Regione pari a 50 milioni di euro e il mancato pagamento dei fornitori da parte del committente. Condizione, quest’ultima, che ha messo in ginocchio importanti realtà del tessuto economico locale, le stesse che nelle scorse settimane hanno raggiunto un’intesa con il nuovo gestore del Fondo Monteluce grazie anche al lavoro di mediazione della governatrice Tesei. A distanza di 16 anni da una operazione speculativa di finanza creativa e dalle scelte sbagliate della sinistra alla guida della Regione, si torna a guardare con fiducia al recupero di un’area fondamentale nel contesto urbanistico perugino e prossima sede della Casa di Comunità, per l’assistenza sanitaria di prossimità ai cittadini”.


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