(UNWEB) – Perugia, Dall'Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Umbria giungono doverosi chiarimenti in merito alla stazione Medio Etruria. La Regione Umbria, ricorda, circa un anno fa, in occasione della visita che molto cortesemente fece a Perugia il 14 marzo del 2022 il Presidente della Regione Toscana Giani, espresse molto chiaramente, in perfetta sintonia fra i due Presidenti, la necessità di riprendere in esame l'obiettivo di realizzare la stazione Medio Etruria per consentire, non solo all'Umbria, ma ad un'area ancor più vasta dell'Italia Centrale di accedere all'Alta Velocità di cui l'Umbria è priva.
La Regione Umbria, ricorda ancora, ha sempre sottolineato che il territorio umbro, non lambito dal mare, appena sfiorato sia dall'Autostrada del Sole ad Ovest del proprio territorio la cui collocazione fu determinata dalle note vicende politiche di quegli anni, sia dalla Direttissima, ha un indispensabile obiettivo da raggiungere, quello di poter rompere il proprio isolamento che l'ha fin qui penalizzata in modo inaccettabile, rispetto ad una grande Regione come la Toscana, favorita in tutti i modi dalla Provvidenza ma anche da scelte dei Governi che furono. Ed è per questo che la Regione si è adoperata per conseguire, fra gli altri, anche questo obiettivo, non facendo mai distinzioni inutili fra i propri confini politici e quelli di altre Regioni quanto privilegiando un intelligente pragmatismo che porti i maggiori vantaggi possibili a tutti.
In questa logica, ad esempio, si è ottenuto da Trenitalia la fermata di Terontola dell'unico Freccia Rossa arretrato a Perugia, per favorire sia la toscanissima Valdichiana sia i Comuni del Trasimeno che reclamavano da tempo quella opportunità.
Lungi da ogni polemica, l'Assessore ricorda che, alla richiesta di ottenere almeno un piccolo contribuito dalla Regione amica, per coprire almeno una minima parte del costo non indifferente di quel servizio, è stato ottenuto dalla precedente Giunta regionale un cortese fermo diniego.
L'Assessore precisa che, come è evidente, la Regione Umbria avrebbe potuto accompagnare la richiesta della stazione Medio Etruria, condizionandola alla sua collocazione in terra umbra, ma si è preferito molto diplomaticamente rimettere il giudizio finale "affidandoci ad una specifica commissione governativa per individuare la migliore soluzione tecnica, infrastrutturale e ambientale, da discutere con tutti gli attori coinvolti nel progetto".
Inoltre, in occasione della sua partecipazione al precedente convegno di Cortona, l'Assessore prese l'impegno a non avanzare richiesta specifiche di localizzazione, ma di aprire innanzitutto un fronte solidale per ottenere dal Governo l'assenso a quell'opera e solo poi riflettere sul dove. Questo è quanto è stato insieme ottenuto ed, essendo persona di parola, l'Assessore si è attenuto sempre all'impegno preso al convegno di Cortona nonostante forti polemiche, richieste di incontri, raccolta di firme e molto altro ancora provenisse da alcuni territori umbri e toscani.
Credendo fermamente nel progresso derivante dalle opere dell'ingegno umano, ricorda ancora l'Assessore di essersi fin qui astenuti dal raccogliere centomila firme o fare mozioni dell'una o dell'altra città per forzare una situazione che è delicata e che merita, piuttosto che prove muscolari, da un lato la razionalità dei numeri, ma anche una riflessione di equità che non continui a penalizzare chi è stato fin qui sempre penalizzato. Si è infatti gioito non poco del fatto che la Toscana avesse ottenuto l'ingente finanziamento statale del cosiddetto passante di Santa Maria Novella poiché un Paese come l'Italia è giusto che investa risorse importanti per realizzare opere che lo rendano sempre più competitivo, ovunque esse siano collocate.
Per tutte queste ragioni, l'Assessorato regionale continua a credere che anche nel caso della stazione Medio Etruria debba prevalere innanzitutto la realizzazione dell'opera, insieme al buon senso e al rispetto reciproco fra popolazioni operose che hanno sempre collaborato per favorire lo sviluppo reciproco. Ci si è per questo astenuti dal produrre studi e contro-studi di parte, ma si attende con comprensibile interesse e con fiducia la convocazione del tavolo previsto dall'accordo firmato alcuni mesi fa da entrambi i Presidenti delle Regioni, convinti che debba sempre prevalere uno spirito di solidarietà e considerati i molti interessi in comune, dalla Ferrovia Centrale Umbra che si sta riaprendo fino alla toscana Sansepolcro, alla E78 che da Grosseto arriva a Fano e su cui la Toscana ha rilevanti interessi unitamente alle Marche e all'Umbria, ma anche la ciclabile turistica nazionale che l'Umbria ha voluto ed ottenuto e che da Monte Argentario, sul Tirreno, si dipana al centro dello Stivale fino a raggiungere, sull'Adriatico, Civitanova. Collaborare conviene sempre a tutti.