(UNWEB) – Perugia, I soci del Laboratorio di diagnostica per i beni culturali (LabDia), riunitisi in Assemblea nei giorni scorsi per deliberare in merito al rinnovo degli organi sociali in scadenza, hanno ritenuto di confermare integralmente gli incarichi già conferiti nel precedente triennio e pertanto il nuovo CdA continuerà a essere presieduto dall'avv. Marina Balsamo e costituito dalla dott. Vittoria Garibaldi, con funzioni di direttore scientifico, e dalla dott. Maria Chiara Sordini, commercialista. È stato confermato altresì Revisore unico il dott. Piergiorgio Castellani.
Il Laboratorio è una associazione senza finalità di lucro che vede come soci fondatori Ministero della Cultura, Regione dell'Umbria, Comune di Spoleto e Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Perugia. È stato istituito nel 2005 nell'ambito della filiera di attività e servizi finalizzati alla tutela preventiva del patrimonio storico artistico e monumentale del territorio (come la creazione del Deposito attrezzato di Santo Chiodo a Spoleto), esigenza emersa con particolare evidenza dopo il terremoto del 1997, grazie in particolare a due APQ 2004 e 2007 tra Mibac e Regione e altre istituzioni nazionali.
Il Laboratorio ha lavorato negli anni su progetti di ricerca, sperimentazione, prevenzione e valorizzazione dei beni, partecipando a progetti internazionali anche in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Perugia e il Cnr Iret – Porano (TR).
Riconosciuto dal Mibac come centro di eccellenza nel 2007, opera con strumentazioni d'avanguardia esclusivamente portatili, che permettono di operare direttamente sul luogo di conservazione del bene.
Tra i lavori svolti per istituzioni, sempre e solo a rimborso spese, si segnalano i più recenti:
- Raffaello, Trionfo di Galatea, Roma, Villa Farnesina, Accademia Nazionale dei Lincei;
- Sebastiano del Piombo, lunette con Paesaggi, Sala di Galatea, Roma, Villa Farnesina, Istituto Centrale per il Restauro;
- Guido Reni, Danza Campestre, Galleria Borghese a Roma;
- Tiziano, Cristo Flagellato, San Domenico, Venere che benda Amore, Roma Galleria Borghese;
- dipinti di Giuseppe De Nittis, Barletta, Pinacoteca Giuseppe De Nittis, Istituto Centrale per il Restauro.
Dal 2021, inoltre, il Laboratorio è impegnato nel progetto pilota "Luce e colore nel Rinascimento umbro: da Perugino a Raffaello. Indagini diagnostiche sulla materia e le tecniche esecutive", finanziato dalla Fondazione Perugia e dal Comitato nazionale Perugino 500. Il progetto, in corso di completamento, prevede studi e analisi diagnostiche non invasive sistematiche su 35 opere del Perugino presenti in 11 comuni dell'Umbria. È svolto in collaborazione con Università di Perugia, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie; Cnr Iret – Porano (TR); Università di Urbino, Dipartimento di Scienze Chimiche Applicate; Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva, CISRiC, Università di Pavia; POST Museo della Scienza di Perugia. Il progetto si concluderà a marzo con un convegno internazionale.