(UNWEB)– Perugia,  – "La Regione Umbria, penalizzata pesantemente da scelte autostradali e ferroviarie storicamente marginalizzanti, affronta oggi le sfide legate anche ai servizi ferroviari ad Alta Velocità con l'obiettivo di migliorare i collegamenti verso il Nord e il Sud del Paese, con la giunta Tesei che informa le proprie strategie alla massima possibile razionalità, non disgiunta da altrettanta determinazione".

   Così Enrico Melasecche, Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, che prosegue: "Poiché il settore delle Infrastrutture e dei Trasporti è molto complesso e specialistico, occorre periodicamente fare il punto della situazione per evitare che la disinformazione trovi terreno fertile nel provincialismo, parente stretto del populismo, producendo danni rilevanti nella pubblica opinione, fuorviata talvolta da esperti da baraccone, pifferai magici ed un chiacchiericcio da bar che rischia di confondere le idee ai cittadini. In questi quattro anni di legislatura si è innanzitutto difeso e migliorato l'unico servizio ereditato a livello sperimentale dalla giunta precedente, quello dell'arretramento fino a Perugia di un preesistente treno AV che da Arezzo era diretto a Milano, mantenendo invariati gli orari della tratta Arezzo-Milano, con partenza da Perugia nel primissimo mattino e ritorno in tarda serata. Lo abbiamo migliorato circa due anni fa, sostenendo una battaglia non semplice per ottenere la fermata di Terontola, per meglio servire i nostri comuni dell'Alto Trasimeno, ma anche per raccogliere una maggiore utenza dalla Val di Chiana che ci avrebbe consentito di abbattere nel tempo il costo allora molto elevato, ulteriormente aumentato nei due anni della pandemia a causa del forte decremento dell'utenza e dell'incremento del costo dell'energia".

   "A partire dal 2022 – prosegue l'Assessore Melasecche - la nostra azione ha riscontrato un crescente successo con un aumento incoraggiante nel numero dei passeggeri, che consente alla Regione un abbattimento del 75% del costo massimo precedente, passato gradualmente nella trattativa in corso con Trenitalia da circa 2,5 milioni a 600.000 euro del nuovo contratto per il 2024, un notevole successo che costituisce il presupposto fondamentale per poter immaginare nel tempo l'abbattimento totale del costo per la Regione di questo servizio e la sua definitiva strutturazione. Un risultato brillante conseguito grazie ad una attenzione continua nella gestione dei rapporti con Trenitalia, alla capacità di attrarre nuovi interessi sull'Umbria e quindi nuovi utenti, alla estensione di quel servizio fino a Torino, infine all'incremento nell'utilizzo di quel treno di prestigio da parte di una fascia sempre più ampia di popolazione compresa quella che sale a Terontola".

   "E' seguito poi un risultato ancor più eccezionale con l'ottenimento per Terni, unitamente alla Regione Lazio,  della fermata del Frecciarossa 1000 ad Orte, stazione alle porte della città dell'acciaio, alle 6,40 del mattino che porta ternani, viterbesi e reatini in sole 3 h e 7 minuti a Milano Centrale, servizio che ha ottenuto un successo di numeri elevato, nonostante qualche predicatore continui a spargere scioccamente veleno  minacciando, con la vittoria dichiarata alle prossime elezioni regionali e poi a quelle politiche di diventare "padrone del Gruppo Ferrovie dello Stato" imponendo poi spavaldamente i propri desiderata. Nel corso degli incontri con il vertice del Gruppo Ferrovie, oltre ad ottenere  i finanziamenti per la modernizzazione della Ferrovia Centrale Umbra che stiamo riaprendo completamente, abbiamo acquisito la certezza delle linee guida nazionali volte a ridurre i servizi di Alta Velocità su reti ferroviarie complementari, come quella umbra, obbligandoci conseguentemente ad una strategia volta a realizzare proprio sulla Direttissima nuove stazioni ad Alta Velocità come la Medio Etruria per ottenere vari Frecciarossa o Italo per i territori dell'Umbria Centro Nord, oltre a quelli di Arezzo e Siena e, in futuro, l'altra ad Orte, per l'Umbra del Centro Sud, Viterbo e Rieti".    

   Tutto ciò è scritto nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti 2023-2032 preadottato dalla giunta. Quarto obiettivo in via di ottenimento è quello relativo alla trattativa in corso che prevede, dopo la sostituzione della coppia di treni Freccia Bianca 8851/8852 Roma/Ravenna/Roma con materiale rotabile Frecciargento.

   "Alle nostre richieste di chiarimenti – dichiara ancora l'Assessore Melasecche - Trenitalia ha sottolineato che l'utilizzo registrato dei treni Frecciabianca 8851/8852 da parte dei pendolari possessori della Carta Tutto Treno era decisamente limitato (circa 20 utenti). È stato per contro evidenziato che tale modifica, consistente nella sostituzione ad oggi del materiale rotabile, ferma restando l'attuale traccia oraria dei precedenti FB sostituiti, comporta un notevole miglioramento dello standard qualitativo del servizio sulla tratta Roma/Ravenna e, in prospettiva, ciò consentirà, entro pochi mesi, questo è quanto abbiamo chiesto, di integrare tale servizio con i Frecciarossa in circolazione sulla linea Adriatica, con evidenti benefici per i collegamenti verso il nord Italia anche per gli utenti umbri, diventando la Orte Falconara una linea ad Alta Velocità di Rete con fermate a Foligno, Spoleto e Terni con una  ottimizzazione dei servizi AV verso il sud, agganciandolo ad esistenti collegamenti Roma–Salerno, in modo da avere una percorrenza della nuova linea per il 70% ad Alta Velocità massimizzando l'utilità complessiva di tale servizio "a mercato". Per quanto riguarda i pendolari la Regione ha comunque evidenziato la necessità di voler verificare l'esatto numero degli utenti penalizzati dalla sostituzione del materiale rotabile, ai fini di una valutazione complessiva del caso".

   "A tutta questa serie di rilevanti passi avanti – conclude l'Assessore Enrico Melasecche - dobbiamo aggiungere la prossima consegna di 12 treni Alstom da 200 km/h che consentiranno di sostituire gli attuali treni regionali, troppo spesso dirottati sulla linea lenta appena si presenta una perturbazione sulla Direttissima. Condividiamo con le Marche la necessità di miglioramenti strutturali, graduali ma precisi, sulla linea Orte Falconara che vedono sia il completamento di vecchi cantieri per il raddoppio della linea come quello da Campello a Spoleto, sia l'apertura di nuovi  raddoppi nelle Marche ma anche con l'interesse, ribadito di continuo da entrambe le regioni, e in particolare da parte nostra, per velocizzare il raggiungimento da parte dell'Umbria della stazione di Ancona, come quello da parte dei marchigiani nel raggiungere Roma in tempi sensibilmente più brevi rispetto ad oggi". 

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