Margherita ScocciaVendevo frutta e verdura nel negozio e consegnavo la spesa a domicilio. Sono stati gli anni più belli della mia vita’

(UNWEB) Parte martedì 2 aprile da Pila «Il futuro non si ferma in tour» di Margherita Scoccia candidata sindaco a Perugia per il centro destra e i civici alle prossime elezioni amministrative. L’appuntamento è alle 21 al Centro socio culturale della frazione alle porte del capoluogo.

Prima tappa del tour
«Incontrerò tutti i perugini nei quartieri, ai ponti, nei borghi e nelle frazioni - spiega Scoccia - voglio parlare dei progetti che ho in mente per Perugia ma soprattutto ascolterò con grande attenzione le loro proposte e le loro idee per scrivere tutti quanti insieme il futuro della nostra città. Ho scelto Pila per la prima tappa del tour perché a Pila sono cresciuta e sono molto affezionata ai ricordi e alla gente alla quale mi lega un affetto molto forte - sono le parole di Margherita Scoccia -. La mia famiglia abita qui da sempre, la casa di mia nonna si trova nel centro del paese e la mia è ancora sopra il supermercato che per cinquant’anni la mia mamma ha gestito insieme alle sorelle».

Il negozio di famiglia
«Era un negozio a conduzione familiare, un punto di riferimento, una di quelle attività di vicinato che ormai quasi non esistono più - racconta la candidata sindaco -. C’erano i nonni, i miei cugini, un paio di dipendenti. Era divertente muoversi lì dentro perché quei piccoli lavoretti che mi venivano richiesti per impegnare il mio tempo mi facevano impropriamente sentire molto utile. Forse non frequentavo neppure le scuole elementari quando contavo i cioccolatini da aggiungere alle strenne di Natale, poi sono cresciuta e ho continuato a dare una mano all’attività di famiglia collaborando dietro al banco della frutta e della verdura oppure organizzando i rifornimenti dei prodotti da piazzare sugli scaffali».

Il rapporto speciale con Pila
Prosegue Margherita Scoccia: «Ho continuato a collaborare al supermercato fino al liceo, poi quando mi sono trasferita a Firenze per studiare Architettura la mia presenza è stata molto meno costante. Però porto ancora nel cuore quegli anni e li considero tra i più belli della mia vita. Ricordo le carezze di una donna anziana gravemente malata alla quale consegnavo la spesa a domicilio perché non poteva uscire di casa ma ricordo il rapporto di fiducia che si era costruito con la comunità. Considero Pila la mia grande famiglia, anche per questo, martedì, partirà da lì il mio tour».


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