(ASI-UNWEB) "Abbiamo lavorato con impegno per la costituzione della Umbria Film Commission, fondazione nata per attrarre produzioni cinematografiche e televisive e per sviluppare le professionalità nel settore dell’audiovisivo. Queste iniziative generano cultura, ricchezza e occupazione a beneficio del territorio in cui operano e sono importanti per la sua promozione. Tuttavia, il lavoro svolto fino ad adesso dalla Regione e dalla Umbria Film Commission in questo ambito è stato deludente.
Le iniziative per incentivare le produzioni in Umbria, coinvolgendo professionalità locali, non hanno affatto raggiunto i risultati sperati. Ad oggi, sono stati pubblicati solo due bandi (Film Fund), con esiti molto modesti. Il primo bando non è riuscito a distribuire tutte le risorse a causa di una progettazione con approccio dozzinale che prevedeva una graduatoria unica che metteva in competizione film, cortometraggi e videoclip.
Il secondo bando, invece, ha eliminato il requisito della sede in Umbria per accedere ai contributi, escludendo tutti i progetti umbri dai finanziamenti: il che è semplicemente paradossale. È irragionevole che le risorse destinate all'Umbria vengano utilizzate esclusivamente da aziende di altre regioni, che non sono tenute ad avere una sede nella nostra regione. Sono inoltre passati quasi due anni dal secondo bando e non si sa niente del terzo.
Le attività social della Umbria Film Commission sono poco visibili: basta visitare gli account Facebook e Instagram per rendersene conto.
I fondi considerevoli stanziati per il Festival del Cinema di Todi— la cui terza edizione si terrà il 12 settembre ca - hanno forse beneficiato le attività ricettive della città, ma non hanno contribuito allo sviluppo delle produzioni cinematografiche, televisive e digitali nella nostra regione.
Per attrarre produzioni sul nostro territorio è fondamentale formare le maestranze dell’audiovisivo: macchinisti, elettricisti, assistenti alla produzione, fonici, cameramen, solo per citarne alcuni.
Anche in questo ambito, i risultati sono stati insufficienti.
Infine, il direttore della Umbria Film Commission, a giudicare dal suo profilo LinkedIn, è impegnato in numerose, prestigiose attività, sollevando seri dubbi su quanto tempo possa dedicare alla Umbria Film Commission stessa, il che potrebbe, almeno in parte, spiegare la mancanza di risultati.
Gestire una Film Commission è un’attività impegnativa che deve essere svolta a tempo pieno!
Chiediamo alla Regione e alla Umbria Film Commission che almeno si impegnino a far uscire il bando per il Film Fund prima di ottobre, per non privare il nostro territorio di questa opportunità così importante per la sua economia, soprattutto in un momento così complicato come l’attuale.
Sollecitiamo la Regione a riconsiderare le proprie strategie e a concentrare gli sforzi verso una promozione più efficace e inclusiva del territorio, garantendo un reale supporto alle iniziative e alle professionalità umbre nel settore dell'audiovisivo, che rappresentano anche un rilevante volano per attrarre produzioni qualificate sul nostro territorio." Così, in una nota, BLU "Belle Libera Umbria"