(UNWEB) “L’aeroporto San Francesco nel 2019 era al bivio dello smantellamento, come molte altre realtà che il PD ci ha lasciato. L’isolamento atavico di 49 anni di governo delle sinistre nel settore dei collegamenti aerei era di fatto totale.
Dovevamo decidere se chiudere quella struttura, tarpando le ali allo sviluppo dell’Umbria, oppure scommettere sul rilancio facendoci carico di una sfida difficilissima. Abbiamo fatto di tutto per cambiare il quadro della situazione, con una strategia frutto di una visione politica, quella nobilissima che ha guidato costantemente la nostra azione, per fare dell’aeroporto uno dei tanti fiori all’occhiello della legislatura di centrodestra. E’ ridicolo che alcuni assessori, nominati in modo partitico, non certo per curriculum e competenze, accusino oggi la nostra squadra di aver fatto un’operazione politica, contrattualizzando una compagnia aerea per collegare l’Umbria alla Lombardia, il motore economico del Paese in assonanza con il Presidente di quella regione, che ringraziamo”: lo afferma il capogruppo della Lega Umbria Enrico Melasecche.
“Per chi fa finta di non capire - aggiunge - va ribadito che un aeroporto come il ‘San Francesco’, vive e cresce dando un contributo importante al turismo ed al PIL regionale solo e soltanto se vi si investono risorse che, utilizzate intelligentemente, producono grazie al moltiplicatore i risultati programmati. I 530.000 viaggiatori del 2023, certificano un successo politico ed economico indiscutibile, che ha visto però sempre gli attuali inquilini di Palazzo Donini lavorare contro: la sindaca di Assisi negando persino il modesto contributo dovuto quale socio della SASE, la ex capogruppo del PD Meloni producendo per cinque anni comunicati ed atti sempre da partito militante, quello del tanto peggio tanto meglio. Che poi una delle tante compagnie low cost come Aeroitalia, che opera anche qui da noi su altre tratte, non mantenga gli impegni contrattualizzati è questione di ordinaria amministrazione sempre accaduta da che mondo è mondo, ma sta nella capacità della nuova giunta di portarla, se del caso, al tavolo delle trattative per mantenere seriamente quella rotta, in attesa che si crei la disponibilità di nuovi slot su Linate. Con Aeroitalia o con altre. E’ finito il tempo di quando la Proietti e la Meloni facevano un’opposizione strillata e preconcetta, adesso la bicicletta l’hanno voluta e cominciassero a pedalare, se ne sono capaci, perché per governare non basta mettersi sulla scrivania la Costituzione e il Cantico delle creature, ma occorre decidere, minuto su minuto, fare talvolta, nell’interesse supremo degli umbri, anche scelte impopolari, perché lo sfinimento dei compromessi al ribasso alla lunga ha sempre mortificato le intelligenze, allontanato le migliori soluzioni, bruciato valore, umano e sociale prima ancora che economico, portato allo spopolamento e alla perdita di ruolo, tutte condizioni che abbiamo combattuto con determinazione”.