(UNWEB) Perugia – "La povertà non è una colpa, ma una condizione”. Sulla scorta di questo concetto, la Prima Commissione Consiliare ha approvato oggi, a maggioranza, la Proposta di modifica del Regolamento di polizia urbana, proposta firmata da tutti i Capigruppo di maggioranza.
Nell’atto chiede di abrogare l’articolo 32 del suddetto Regolamento, introdotto nel novembre 2014 dalla prima Giunta Romizi.La norma attualmente vieta l’accattonaggio molesto in luoghi pubblici, il rovistare nei cassonetti delle associazioni umanitarie, il lavare i vetri ai semafori e persino l’esercizio del mestiere di “accompagnatore di carrelli della spesa”.
La proposta punta a sottolineare come per contrastare le povertà e le crescenti disuguaglianze sociali ed economiche occorra affrontare e agire sulle cause strutturali della povertà e non stigmatizzare le persone che ne sono vittime.
Riteniamo che la richiesta di elemosina sia lecita perché è una legittima richiesta di solidarietà umana, volta a far leva sul sentimento della carità, che non intacca di per sé né l’ordine pubblico né la pubblica tranquillità.
Nel codice penale, infatti, è stata inserita, nel 2018, una specifica fattispecie di reato contravvenzionale: “l’accattonaggio con modalità vessatorie”, che prevede la punizione della richiesta di danaro solo ove legata a comportamenti molesti; mentre l’articolo 32 del RegolamentoComunale di polizia urbana continua a punire amministrativamente la semplice richiesta di aiuto economico.
Lottare contro la povertà non può e non deve significare lottare contro i poveri.
Riteniamo inoltre fondamentale, contrariamente alla precedente consiliatura,impegnarci nell’aggiornamento dei Regolamenti Comunali, ritendendolo doveroso quando non siano state recepite, come nel caso di specie, le modifiche introdotte dalla normativa nazionale.
Invece di criminalizzare chi si trova in difficoltà, dobbiamo lavorare per costruire una società più giusta e solidale, dove nessuno venga lasciato indietro.