(UNWEB) – Perugia - "Riaprire la Villa del Colle del Cardinale il 21 marzo è sicuramente un segno di rinascita, di luce e di ripartenza. Iniziano in questo fine settimana anche le Giornate del Fai, in cui molte volte questo splendido complesso è stato aperto": lo ha detto il vicepresidente della Regione Umbria con delega alla Cultura, Tommaso Bori, intervenuto all'incontro organizzato per la riapertura al pubblico, dopo i lavori di riqualificazione, della Villa del Colle del Cardinale situata a Perugia nella frazione di Colle Umberto.
"Voglio ringraziare tutti i professionisti, progettisti e ricercatori, il direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria, Costantino D'Orazio e la dottoressa Ilaria Batassa, nonché le maestranze e tutti soggetti che a vario titolo si sono adoperati per rendere possibile questo delicato intervento di riqualificazione che ha interessato vari ambiti, come il recupero e la valorizzazione del giardino. In proposito, - aggiunge - mi piace ricordare la storia di uno dei proprietari di questa villa, Ferdinando Cesaroni, che entrò nella casa da giardiniere per poi acquistarla. La sua storia però non è un racconto di riscatto sociale, ma segna un solco da percorrere anche per chi amministra: Cesaroni infatti, fu un imprenditore illuminato che una volta arrivato dove desiderava stare, realizzò nelle sue proprietà comode abitazioni per i suoi operai, portando l'energia elettrica nelle case dei contadini che lavoravano le sue terre. Questo luogo quindi, che fa parte del patrimonio architettonico e culturale della nostra regione, nella sua nuova vita continuerà a rappresentare anche il tratto identitario originale. Infatti è stato previsto un importante investimento per l'abbattimento delle barriere architettoniche e grazie alla collaborazione con la Fondazione Città del Sole Onlus è stato predisposto un calendario di eventi per permettere a tutti una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale in questo luogo. Come Regione non possiamo che apprezzare questo importante segnale all'insegna dell'inclusività - conclude il vicepresidente - Faremo il possibile per sostenere progetti lungimiranti come questo, mettendo a disposizioni fondi regionali, ma anche intercettando risorse nazionali e comunitarie".