(UNWEB) Foligno, - "Sensibilizzare l'opinione pubblica, parlando con le persone raccontando la vita dei nostri ragazzi". Questo il senso dell'iniziativa nazionale della Uil, la Carovana 'No ai lavoratori fantasma' che ha fatto tappa a Foligno e che si concluderà domani, alle parole del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. Bombardieri è intervenuto nel panel 'I rischi dell'isolamento - la desertificazione rende incerto il futuro dei giovani e delle imprese', insieme all'assessore regionale Francesco De Rebotti, il direttore generale di Confindustria Umbria Simone Cascioli e il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari.
"Ci sono fantasmi in giro, molti non li vedono, non li vedono le banche quando vanno a prendere un mutuo, non li vedono chi vende le automobili perché non gli fanno le rate, sono i ragazzi che hanno un lavoro precario, chi lavora in part time, chi fa lavoro nero, sono i ragazzi che guadagnano poco, sono i nostri figli, i nostri nipoti, che non riescono ad entrare nel mercato del lavoro e che non riescono ad avere una vita dignitosa e un futuro dignitoso", ha detto Bombardieri.
Nel panel non è mancato il dibattito sul tema della Manovra della Regione Umbria, con l'assessore De Rebotti che ha evidenziato come sia necessario "scongiurare il rischio della crescita delle aliquote. I sindacati dovevano essere chiamati prima. Stamattina è iniziata una stagione di appuntamenti di confronto con le istituzioni per dettare una linea guida per modulare la manovra pensata. Ho bisogno che ci sia compattezza e condivisione che possa farci parlare come una voce unica. L'isolamento che in precedenza poteva essere una difesa per la nostra regione, oggi non è più sostenibile, questo è un limite per l'Umbria. Deve essere sostenuto un percorso di sviluppo e condivisione delle infrastrutture". Duro l'intervento del segretario Molinari che ha stigmatizzato la mancanza di partecipazione sulla Manovra e sul tema dell'isolamento: "L'Umbria, a livello infrastrutturale, sta messa male, abbiamo un problema. Il problema principale è di comunicazione. Ho pensato questo panel perché la mia idea di ricostruire l'Umbria è di rimettere insieme le parti. La scelta della Uil di scendere in piazza va nel senso di voler ricostruire l'Umbria". Simone Cascioli, direttore di Confindustria Umbria, ha detto: "Alla politica si chiede di poter fare delle scelte, noi dobbiamo costruire gli strumenti per indirizzare. Usciamo dall'utopia da Convegno iniziamo a pensare a sfruttare le possibilità che abbiamo".
La mattinata si è era aperta con il saluto della presidente della Regione Stefania Proietti e del sindaco Stefano Zuccarini. Quindi i panel su 'La voce dei giovani - tra difficoltà e paura del futuro', la 'La Uil al servizio delle persone', 'Il precariato nel pubblico impiego - verso il rinnovo Rsu'.
Il secondo giorno - Il secondo giorno si comincia alle 10 con il panel dal titolo 'Le micro imprese e l'artigianato - alla prova della crescita tra rappresentanza complessa e precariato'. Ci saranno Vera Buonomo, segretario confederale Uil nazionale, Daniela Piras, segretaria generale nazionale Uiltec, Mauro Franceschini, presidente Confartigianato Umbria, Roberto Giannangeli, direttore Una Umbria e Federico Fiorucci, vicedirettore Confcommercio Umbria. Si prosegue alle 11.30 con il dibattito 'Precariato e lavoro meno sicuro - l'impatto dell'impiego instabile sulla salute, la sicurezza e la parità di genere'. Gli ospiti saranno: Ivana Veronese, segretaria confederale Uil nazionale, Vito Panzanella, segretario generale nazionale Feneal Uil, Alessandra Ligi, direttore regionale Inail, Andrea Benedetti, direttore regionale Itl e Federico Gori, presidente Anci Umbria. Ultimo panel della giornata quello delle 15.30: 'Previdenza e pensione giovani - quale futuro per chi vive nell'instabilità?'. Partecipano Santo Biondo, segretario confederale Uil Nazionale, Enrica Mammucari, segretaria generale nazionale Uila e Lore Stefano, vicedirettore regionale Inps. Conclusioni poi affidate a Maurizio Molinari, segretario generale Uil Umbria e a Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo Uil nazionale.