Palazzo Donini 2(UNWEB) – Perugia, – La Regione Umbria tramite l'assessore Thomas De Luca interviene per fare chiarezza in merito alle recenti affermazioni riguardanti l'Autorizzazione Unica per l'impianto agrivoltaico nei Comuni di Montecastrilli, San Gemini e Narni, oggetto della Determinazione Dirigenziale n. 5045 del 19/05/2025. Contrariamente a quanto affermato, risulta assolutamente non corrispondente al vero che la Regione abbia rilasciato l'autorizzazione "saltando quei passaggi tradizionali di confronto con gli enti locali".

Si precisa che tutti gli enti, a partire dai comuni interessati, sono stati correttamente coinvolti nel procedimento. Ancora più rilevante, la stessa Provincia di Terni ha espresso parere favorevole all'impianto. Tale parere, contenente esclusivamente prescrizioni di mitigazione dell'intervisibilità del progetto nel rispetto del Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale (PTCP), è stato inviato tramite nota PEC con prot. n.0209736 del 18/09/2024 ed è agli atti.

L'iter autorizzativo ha previsto lo svolgimento di ben quattro sedute della conferenza dei servizi. La Provincia di Terni è stata sempre invitata a tutte queste sedute, ma i suoi rappresentanti non hanno mai partecipato, né tecnici né politici. La partecipazione e il coinvolgimento degli enti locali previsti dalla legge non sono stati quindi in alcun modo saltati.

La Giunta regionale ritiene che l'attuale situazione critica derivi in gran parte da una pregressa mancanza di visione e azione politica, inclusa la mancata definizione, da parte del precedente Governo regionale, delle aree idonee e non idonee all'installazione di questa tipologia di impianti. L'attuale Giunta si è invece immediatamente attivata per definire tali aree e riavviare l'iter del Piano Paesaggistico Regionale, coinvolgendo attivamente Comuni e attori del territorio.

Alla luce del pieno rispetto delle normative vigenti e del parere favorevole espresso dalla stessa Provincia, si ritiene che revocare un'autorizzazione ottenuta in queste condizioni sia oggi assolutamente illegittimo. La Regione accoglie con favore la richiesta di un tavolo di rivalutazione ed è pronta a confrontarsi con la Provincia e i Comuni interessati, sia per la specifica questione sollevata sia, soprattutto, per condividere e arricchire il percorso intrapreso per la definizione della nuova legge regionale sulle aree idonee e non idonee. L'obiettivo è stabilire regole chiare per la localizzazione degli impianti e promuovere uno sviluppo energetico realmente compatibile con le vocazioni del territorio umbro.


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