20250521 123654(UNWEB) La Filca Cisl Umbria torna a parlare della questione Cementeria di Spoleto attualmente di proprietà del gruppo Colacem ed interviene relativamente alla possibilità, emersa alcuni giorni fa relativamente di una riconversione del sito in un impianto fotovoltaico

"Si tratta sicuramente di una sconfitta – dice il segretario generale Emanuele Petrini - una perdita di una opportunità di sviluppo ed occupazione per l'intera comunità di Spoleto. Vogliamo richiamare alle loro responsabilità il sindaco di Spoleto Andrea Sisti e l'assessore Agnese Protasi, i quali – su nostro sollecito – nel Maggio 2022 avevano preso degli impegni per il rilancio del sito, annunciando a mezzo stampa che entro Giugno dello stesso anno ci sarebbe stato la presentazione di un piano di rigenerazione del sito industriale. A distanza di tre anni riscontriamo che queste sono rimaste solo parole: non c'è stato infatti alcun esito positivo per il rilancio del sito".

"Ricordiamo inoltre – prosegue Petrini - che prima della scadenza della concessione dell'escavazione della cava, si era palesata la proposta di un imprenditore rispetto ad un eventuale rilancio e alla riconversione del sito, con un impegno scritto di occupazione immediata tra diretti e indiretti di circa 70 persone. Un progetto che aveva come unica richiesta, la concessione dell'escavazione della cava di proprietà comunale. Ebbene, dopo colloqui con la società sul progetto da mettere in campo, il Comune ha deciso comunque di rinnovare la concessione alla Colacem senza avere in mano qualcosa di concreto, né un investimento che potesse garantito un reale ripristino del sito".

"Vogliamo ricordare – prosegue la Filca Cisl Umbria - che per un Comune una cava è una ricchezza e un bene della collettività e quindi va valorizzata in tutta la sua filiera produttiva per creare ricchezza nel territorio, occupazione e sviluppo, cosa completamente opposta a ciò che ha fatto la Giunta. L'escavazione, in questi anni, ha prodotto poco o nulla per il territorio: poca occupazione e quasi tutta da fuori; sito produttivo chiuso e abbandonato. Questa è la realtà di ciò che è successo: tali scelte hanno determinato la morte economica di un pezzo del territorio. Ci chiediamo per quali motivazioni ed a scapito di chi o cosa"

"L'auspicio, come Filca Cisl Umbria è che l'amministrazione comunale di Spoleto abbia il coraggio rendere conto sul perché non sono stati mantenuti gli impegni presi: noi siamo disponibili ed aperti ad un confronto, purchè vengano messe in evidenza le vere responsabilità di questo fallimento. Fare politica significa lavorare per la collettività, compiendo a volte  anche scelte difficili e complicate e non invece fare promesse per prendere tempo, ben sapendo che c'è già una volontà diversa condivisa. Come sindacato continueremo a monitorare questa ed altre situazioni e se necessario, continueremo a prendere posizione su una vertenza il cui esito non può certamente passare inosservato".


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