“Situazione seria. Il neopresidente della commissione regionale consenta azione incisiva”
“Una situazione molto seria, quella dei rifiuti in Umbria, sia sotto il profilo ambientale che della salute pubblica e dell’impatto economico, portata all’attenzione del ministro Galletti”.
(ASI) Il deputato 5stelle Filippo Gallinella tiene alta la guardia anche in parlamento sul fronte regionale dei rifiuti augurando “buon lavoro alla commissione speciale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti appena insediata a palazzo Cesaroni” e auspicando che “il neo presidente Chiacchieroni consenta una azione della commissione incisiva, approfondita e serrata, visti i termini stringenti dei lavori la cui conclusione è stata fissata ad aprile prossimo, perché c’è molto materiale da analizzare”. Intanto, a livello parlamentare, il M5S incassa la risposta del ministro Galletti all’interrogazione presentata dall’onorevole Gallinella, cofirmata dalla collega Ciprini, sul sito di Belladanza.
“Il ministro riconosce – spiega Gallinella – che la fonte di contaminazione a Belladanza è da individuarsi nella vecchia discarica, esaurita e successivamente riambientata. A settembre di quest’anno, la Regione ha approvato l’Analisi di rischio sito specifica relativa all’impianto, finalizzata all’individuazione delle procedure per la risoluzione dell’inquinamento e la messa in sicurezza definitiva. Contestualmente, il Gestore ha presentato un progetto di messa in sicurezza operativa per il contenimento della contaminazione all’interno del sito e la bonifica definitiva che è, ad oggi, in fase di valutazione”.
Per il portavoce parlamentare 5stelle “occorre fare presto e concludere in tempi ragionevoli la fase di valutazione. Preoccupano la presenza, confermata dagli esami, di composti organici aromatici ed alifatici clorurati nelle acque sotterranee sia nei pozzi a monte che in quelli a valle della discarica. Il sito di Belladanza – afferma Gallinella - così come le altre discariche in Umbria meritano, nei casi di criticità rilevati, la massima attenzione e rapidità d’intervento anche politico”.