blui1(ASI-UNWEB)Accogliamo con favore l’annuncio di Ryanair, che si è detta pronta a portare il traffico dell’Aeroporto di Perugia fino a 800.000 passeggeri all’anno, a condizione di una riduzione della tassa municipale e dei costi.                                                                                                 

Si tratta di un segnale importante: l’aeroporto sta crescendo e oggi supera i 500.000 passeggeri, un risultato che solo pochi anni fa veniva considerato irraggiungbile. È la prova che gli investimenti finora fatti dalla Regione hanno dato frutti concreti.

Proprio per questo, crediamo che una crescita così significativa debba essere accompagnata da una riflessione su come generare valore per l’Umbria nel lungo periodo. L’obiettivo non deve essere solo aumentare il numero di passeggeri, ma favorire un turismo e una mobilità che portino benefici reali: soggiorni più lunghi, investimenti, nuove opportunità di studio e di lavoro.

Esperienze come quella di alcune città italiane, travolte dal cosiddetto overtourism, ci ricordano che la quantità, da sola, non basta: serve una strategia che protegga la qualità della vita dei residenti e il valore del territorio.

Per questo riteniamo prioritario sviluppare nuove rotte verso grandi hub internazionali, come Madrid, che possano aprire l’Umbria a mercati di grande interesse, dall’America Latina ad altri Paesi con cui condividiamo importanti opportunità culturali ed economiche. Soprattutto, è importante che le nuove rotte siano all'interno di un piano di sviluppo.

Siamo convinti che, lavorando insieme – Regione, Sase, compagnie aeree e territorio – si possa far crescere l’aeroporto in modo equilibrato, creando ricchezza e nuove occasioni senza perdere ciò che rende unica la nostra Umbria.


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