(ASI) Perugia. Per quanto riguarda la classifica pubblicata nel principale quotidiano economico nazionale è bene fare chiarezza. I dati fanno riferimento all’intero territorio provinciale mentre gli indicatori oggetto di critica si riferiscono a indici che attengono anche al sistema regionale, quali la sanità e l’occupazione.
Il PD perugino, che non ha perso occasione per utilizzare i dati di questa classifica a scopi puramente strumentali, perde ancora una volta l’opportunità per chiedere scusa e per fare ammenda dei propri errori, trascurando le responsabilità di una cattiva gestione della cosa pubblica protrattasi per troppi anni.
È bene infine precisare, che i parametri utilizzati si rifanno a indicatori che variano di mese in mese e che poggiano su un’annosa fragilità di sistema. Non è un caso infatti che nel 2013 la Provincia si attestava sulla posizione oggi assegnata (50° posto). Ciò non ci esime dal profondere il massimo sforzo per restituire nuove prospettive a questo territorio. E in tale direzione continueremo ad operare nel massimo sforzo con la consapevolezza che con la fatica e con le idee concorreremo a risollevare le sorti della nostra regione.
La politica tornerà ad essere credibile solamente quando il dibattito ritroverà una sua serietà e sarà meno viziato da gratuite faziosità e superficiali valutazioni che nulla hanno a che vedere con la cura degli interessi di chi dovremmo in maniera più consona rappresentare: i cittadini.