(ASI) Perugia. E’ stato firmato questa mattina nell’ufficio del Presidente della Corte d’Appello di Perugia il protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal Primo cittadino Andrea Romizi, la Corte d’Appello rappresentata dal Presidente Wladimiro De Nunzio e la Procura Generale della Corte d’Appello con il dott. Giovanni Galati, per l’utilizzo della Sala Gotica da parte della magistratura e del personale amministrativo degli Uffici Giudiziari.
All’incontro erano presenti anche il Presidente dell’ordine degli Avvocati, Gianluca Calvieri, gli assessori Cristina Bertinelli e Maria Teresa Severini, il dirigente comunale Franco Becchetti, la dott.ssa Claudia Matteini, l’avvocato Gatti e la Comandante dei Vigili Urbani Nicoletta Caponi
La sala Gotica, facente parte del più ampio complesso destinato a Palazzo di Giustizia, è stata inserita in un progetto di consolidamento e restauro, unitamente agli Arconi di via della Rupe, finalizzato alla realizzazione di una biblioteca multimediale. Col completamento dei lavori, presumibilmente entro la metà del 2017, la Sala Gotica sarà, dunque, destinata alla funzione prevista di sala di lettura silenziosa annessa alla biblioteca multimediale, con una capienza di 30 persone.
La Sala, oltre che avere un accesso interno direttamente dal Palazzo di Giustizia, sarà accessibile per la cittadinanza –con il nuovo progetto- anche dall’esterno, direttamente da via della Rupe.
Tuttavia, con il protocollo d’intesa sottoscritto oggi, la Sala diviene disponibile anche per la magistratura e il personale amministrativo che non hanno a disposizione una sala idonea per riunioni, conferenze e incontri di studio, senza ulteriori oneri e previo accordo con il responsabile della gestione bibliotecaria comunale.
In concomitanza con la firma del Protocollo, ieri, la Giunta comunale ha anche formalizzato la piena adesione al progetto della Corte d’Appello, della Procura Generale della Repubblica e dell’Ordine degli avvocati di destinare la sala interna del Palazzo del Capitano del Popolo ad ospitare una biblioteca storico-giuridica in cui trovino spazio volumi antichi a tema giuridico.
La raccolta, che comprende libri dal XVI al XIX secolo emersi a seguito di ricerche negli archivi giudiziari, ha una valenza storica, scientifica e culturale notevole, per cui è interesse comune renderlo fruibile e consultabile dagli operatori del diritto. Proprio per questo, il Comune, proprietario del Palazzo del Capitano del Popolo, ha aderito alla richiesta del Presidente della Corte d’Appello, del Procuratore Generale della Repubblica e del Presidente dell’Ordine degli avvocati, disponendo da subito, tramite gli uffici, tutte le iniziative necessarie.
“Io vado via –ha esordito il Presidente De Nunzio nel dare il benvenuto agli ospiti- ma come si fa nelle buone famiglie, ci sarà una prosecuzione dell’impegno da parte nostra, in sinergia con la Procura generale e con l’amministrazione, nell’interesse comune della città.”
Il Sindaco Romizi ha colto, quindi, l’occasione per ingraziare il Presidente della Corte d’Appello –e, con lui il Procuratore Generale Galati- per il servizio svolto nella nostra città, esprimendo, peraltro, apprezzamento per questa nuova iniziativa di valorizzazione e di apertura alla città.
Plauso anche da parte della Procura Generale e dell’ordine degli Avvocati anche per quanto riguarda la biblioteca storico-giuridica dell’Umbria che andrà ad arricchire non solo magistratura e avvocatura, ma tutta la cittadinanza, così come dall’Assessore Severini che si è detta doppiamente soddisfatta, sia come Assessore alla Cultura, sia per il legame familiare con la magistratura.
Nel dettaglio del progetto è entrato l’Ing. Becchetti che ha spiegato che l’appalto per i lavori alla Sala Gotica è, attualmente, in fase di perfezionamento, sarà assegnato nei primi mesi del prossimo anno e dovrà essere concluso nella prima metà del 2017. L’importo complessivo della biblioteca multimediale, nella quale rientrerà anche la Sala Gotica, è pari a 5 milioni di euro, di cui una parte è finanziata tramite fondi europei e parte con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Umbria.