E(UNWEB) – Perugia, 14 ottobre 2025 – Alla Scuola umbra di amministrazione pubblica di Pila si sono svolte le premiazioni del concorso regionale "Dolce miele - i mieli millefiori prodotti in cava", promosso dal Garden Club Perugia con il patrocinio dell'Assemblea legislativa umbra.

Il contest ha rappresentato il momento culminante del progetto "Proud to Bee Quarry", iniziativa all'avanguardia nel panorama nazionale che unisce biodiversità e sostenibilità attraverso l'insediamento di alveari e arnie all'interno delle cave e delle miniere sia operative che dismesse sul territorio regionale. Iniziativa che si inserisce nell'azione di reambientalizzazione e recupero naturalistico dei siti estrattivi, garantendo che questi luoghi rigenerati si integrino nuovamente nel paesaggio. L'introduzione delle api è fondamentale, in quanto agiscono come principali indicatori della qualità ambientale, permettendo di monitorare la purezza dell'aria e dell'acqua e favorendo la produzione di miele locale di alta qualità.

"La Regione Umbria si conferma un laboratorio di innovazione ambientale - ha detto l'assessore Thomas De Luca - con questo progetto vogliamo dimostrare che è possibile trasformare anche attraverso modalità innovative i luoghi dell'estrazione in luoghi della rigenerazione. Le cave possono tornare a essere ambienti vivi, capaci di generare valore naturalistico, economico e sociale".

Il progetto ha già portato al posizionamento di 250 arnie in oltre 30 cave regionali. Il cavalier Simone Padella, ingegnere capo della Polizia mineraria regionale, ha evidenziato gli aspetti tecnici cruciali del progetto: "La collaborazione tra settore estrattivo e tutela ambientale è la chiave di un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il progetto prevede la reintroduzione della specie Apis Mellifera Ligustica, un'ape che era anche minacciata dall'estinzione. Inoltre, nelle prescrizioni legate al rimboschimento, si tiene conto di quali siano le piante più adatte legate al nutrimento delle api stesse. Le cave non devono più essere viste come ferite nel territorio, ma come occasioni di rinascita e innovazione ecologica".

Il concorso, che ha visto la partecipazione di 21 mieli, era rivolto ai titolari di attività estrattive umbre e ai proprietari degli alveari installati. Le modalità di partecipazione prevedevano la consegna di un campione di miele millefiori (non inferiore a 500 grammi) e l'invio di fino a un massimo di cinque foto che rappresentassero l'installazione degli alveari e i versanti di cava riambientati o in corso di riambientamento.

La commissione giudicatrice composta da Marilena Badolato (antropologa del gusto), Maria Antonietta Brescia, Luisa Gregoli e Giorgio Paci (Ministero dell'agricoltura, sovranità alimentare e foreste), Aldo Ranfa (Garden Club Perugia) e Carla Schiaffelli (presidente Giardini Maestri cfp) ha valutato i campioni attraverso una doppia analisi che collegasse la qualità del prodotto al successo del recupero ambientale. Tra i criteri di valutazione c'erano l'analisi sensoriale del miele attraverso l'esame visivo (cristallizzazione e impurità), olfattivo (gradevolezza), olfatto-gustativo (gradevolezza del sapore) e tattile (fluidità del miele).

Il grado di riambientamento è stato invece valutato in base alle principali specie vegetali presenti, la copertura vegetale, la posizione e il numero di alveari, la presenza di specie invasive e mellifere e il livello di biodiversità.

Di seguito la classifica dei mieli millefiori prodotti in cava:

Ø 1° Classificato: Cava loc. Pontecane di Fratta Todina - FBM spa

Ø 2° Classificato: Cava San Marco di Perugia - Piselli Cave srl

Ø 3° Classificato: Cava Monte Petroso di Perugia - Marinelli A- Calce Inerti srl

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