(UNWEB) "Quello che sta accadendo ai pendolari del Centro Italia è inaccettabile". Così il Segretario regionale del PD Umbria Damiano Bernardini, dopo i gravi episodi verificatasi nel pomeriggio del primo dicembre, denuncia i gravi disagi che ogni giorno colpiscono migliaia di lavoratrici e lavoratori costretti a spostarsi in treno.
"Ore trascorse chiusi nei vagoni, treni regionali retrocessi, linee lente intasate, coincidenze saltate, InterCity rallentati – mentre ai Frecciarossa viene data sistematicamente la precedenza. È la prova evidente di un sistema che sacrifica i servizi pubblici sull'altare del mercato e del profitto".
Bernardini punta il dito anche contro l'immobilismo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: "Dal MIT continuano a parlare di "sviluppo", ma restano sordi alle richieste dei territori e dei lavoratori che ogni giorno tengono in piedi il Paese. Di sviluppo, infatti, non c'è traccia: ci sono solo ritardi, tagli, limitazioni e comunità che si impoveriscono".
Per il segretario regionale, è il momento di cambiare rotta: "La mobilità è un diritto, non un lusso. Serve un impegno serio per garantire treni sicuri, puntuali e accessibili a tutte e tutti".
Bernardini esprime quindi "pieno supporto alle battaglie dei pendolari" e "totale sostegno alla richiesta dell'assessore regionale Francesco De Rebotti di un confronto urgente con il Ministero: basta slogan, servono decisioni concrete per restituire dignità a chi viaggia ogni giorno. E restiamo in attesa - sottolinea - che le nostre proposte a tutela dei pendolari poste dallo stesso De Rebotti, da mesi sul tavolo del ministero, vengano prese in considerazione".
"Come Partito democratico - conclude il segretario dem- continueremo a portare queste istanze nelle istituzioni e sui territori, mobilitando amministratori, rappresentanze sindacali e comunità locali. Non ci fermeremo finchè il Governo non garantirà ai pendolari servizi adeguati, investimenti chiari e una visione di mobilità che non lasci indietro nessuno"


