(ASI) “La stazione dell’Alta velocità MedioEtruria non risolve i problemi di isolamento dell’Umbria. Si continuano a ripetere gli errori commessi in passato quando la regione è stata tagliata fuori dai collegamenti nazionale a cominciare dall'autostrada”. Così la deputata del gruppo di Scelta Civica, Adriana Galgano ha risposto incommissione Trasporti, al sottosegretario Umberto Del Basso De Caro che, durante la discussione della sua interrogazione, ha annunciato che “il Governo si riserva qualsiasi valutazione in merito alla stazione quando sarà definitivo uno stadio più avanzato degli approfondimenti in corso”.
“L’Umbria – ha aggiunto la parlamentare - dovrà sostenere i costi per la realizzazione dell’opera, stimati in 40 milioni di euro, ma non potrà beneficiare degli aspetti positividerivanti dal passaggio dell’Alta velocità visto che le cinque ipotesi previste per la localizzazione della MedioEtruria, nella più rosea delle ipotesi distano almeno 50 chilometri e dunque sono a tutto vantaggio della Toscana. Inoltre se i costi sono certi non altrettanto si può dire del flusso stimato dipasseggeri”.
“Infatti, se consideriamo la MedioPadana, la stazione a Reggio Emilia, – ha continuato Galgano – le stime iniziali sui flussi parlavano di oltre 2,5 milioni di passeggeri l’anno ma, nei fatti, ne transitano appena 730mila. Un esempio che dimostra, per quanto il Governo affermi possa essere un caso diverso dalla MedioEtruria, che è meglio essere molto prudenti nelle valutazioni. Quella sul futuro del trasporto ferroviario è una questione vitale per la ripresa economica dell’Umbria – ha spiegato la deputata – e l’Alta velocità deve passare per Perugia: puntare sul capoluogo, infatti, significa avviare un circuito virtuoso che farà da traino per il rilancio dell’intera economia regionale”.