(ASI) Il generale crollo dell'editoria non ha risparmiato neanche la regione Umbria e le difficoltà finanziarie incontrate dalle aziende locali del settore cartaceo e televisivo rischiano, ad oggi, di minare i livelli occupazionali e gli spazi di libera informazione.
Complice la crisi economica, la triste sorte è purtroppo toccata anche alla storica emittente televisiva T.E.F. Nata nel 1988, la società è stata costretta dal 1 settembre 2014 a ricorrere ai contratti di solidarietà e i 13 dipendenti, tra cui giornalisti, tecnici ed amministrativi, si sono visti ridurre lo stipendio nella misura del 50 per cento. Il futuro si prospetta tutt’altro che roseo, poiché a settembre del 2016 scadranno i termini contrattuali, con il conseguente rischio che l’ammortizzatore non venga rinnovato e che scompaia un altro importante pezzo di giornalismo umbro. Per arginare la grave situazione, la deputata Tiziana Ciprini, capogruppo in Commissione lavoro del M5S, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dello sviluppo economico (http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/08259&ramo=CAMERA&leg=17). “Abbiamo chiesto al Governo per quali motivi i dipendenti dell’emittente televisiva T.E.F. di Perugia non abbiano ricevuto ancora la parte di retribuzione spettante per l’attivazione del contratto di solidarietà e quale tempistica sia prevista per l’erogazione di quanto dovuto – afferma Ciprini –. Inoltre, quali concrete iniziative intenda assumere il Governo, anche in accordo con la regione Umbria e le istituzioni locali, al fine di favorire e sostenere il rilancio di T.E.F. garantendo così la qualità del lavoro e la salvaguardia dei livelli occupazionali ed evitare, di conseguenza, effetti nefasti in termini di pluralismo dell'informazione e di ricadute negative. La società T.E.F. ha avuto il merito di cambiare lo stile dei telegiornali locali, occupando spazi importanti nel contesto televisivo e trattando temi di cronaca, rubriche dedicate all’economia, al lavoro, di denuncia sociale ma anche trasmissioni di carattere scientifico divulgativo, di attualità e politica che hanno contribuito ad arricchire il panorama giornalistico umbro” – conclude Ciprini.