Marini incontra allievi(ASI) Perugia- Un fermacarte con i colori della bandiera della pace per ricordarsi e ricordare anche agli altri di aver firmato una sorta d’impegno a concordare sempre con l’idea di pace e solidarietà: la consegna di questo dono simbolo ha in qualche modo “solennizzato” l’incontro che si è tenuto oggi a Perugia nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini tra la presidente, Catiuscia Marini, e gli alunni delle classi Quinta A e quinta B della Scuola Primaria di Villa Pitignano-Istituto comprensivo Perugia 14, nel corso del quale la presidente Marini ha firmato, su richiesta dei ragazzi, la bandiera con l’Arcobaleno della Pace, accanto alla firma apposta dalla preside dell’Istituto Marta Boriosi, dal coordinatore della Tavola della Pace, Flavio Lotti, da un rappresentante del Sacro Convento di Assisi, dalle associazione del territorio, dall’Imam di Perugia e da molte altre personalità.


Nel corso dell’incontro gli alunni hanno spiegato alla presidente Marini di aver intrapreso, sotto la guida dalle insegnati Michela Briganti, Paola Silvestri e Leonia Gentiletti, un percorso con al centro la pace, la fraternità e il dialogo tra i popoli che si intreccia con un lavoro di approfondimento sui palazzi del potere, ovvero i luoghi simbolo del potere legislativo, giudiziario ed esecutivo, in modo da conoscere più da vicino queste realtà attraverso un contatto diretto con chi ci governa e per capire com’ è organizzato il loro lavoro. Tutto ciò, intrecciando l’attualità con il passato e con quanto studiato sui popoli antichi”.
“Un percorso didattico di grande interesse – hanno spiegato le insegnanti – che ha permesso ai ragazzi di entrare nel Palazzo della Provincia di Perugia, in Tribunale, a Palazzo Donini e in Comune per poi approdare il 2 maggio a Roma dove visiteranno le sedi della Camera dei Deputati e del Senato e i Fori Imperiali”.
Dopo aver raccontato a grandi linee del loro lavoro, i giovani studenti hanno rivolto molte domande alla presidente Marini, alcune delle quali dal taglio istituzionale - come ad esempio la differenza tra i compiti di un Comune e di una Regione o l’impegno degli enti ad eliminare le barriere architettoniche- ed altre più personali, tra le quali cosa si prova nel momento in cui si è eletti presidente della Regione e se da piccola desiderasse già di diventarlo: “Dopo la soddisfazione immediata di essere stata eletta dai cittadini – ha risposto la presidente Marini - si sente la grande responsabilità e l’impegno che questo ruolo richiede e che si può fare solo con passione perché, a tratti, è faticoso e perché occupa molto tempo, visto che si fanno scelte importanti per la comunità nel campo della sanità, dell’ambiente, del lavoro”.
Sorridendo la presidente ha aggiunto che da ragazza aveva i sogni di tutti i ragazzi e che “mi sarebbe piaciuto insegnare”.
La presidente ha quindi invitato i ragazzi e le loro insegnanti a visitare la sede della Giunta regionale, accompagnadoli nella Sala Giunta, nell’Ufficio di Presidenza ed in alcune stanze di Palazzo Donini normalmente non aperte al pubblico, tra cui la cappella privata.


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