lavoro(ASI) Perugia – “La giornata del Primo Maggio è e resta una data simbolo, per tutti i lavoratori come per tutte le organizzazioni sindacali. Una giornata che mette al centro dell’attenzione il tema del lavoro e dei diritti dei lavoratori, ai quali va il mio più sincero augurio di buon Primo Maggio”. È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Questa ricorrenza – dice - è anche l’occasione per le istituzioni, per le organizzazioni sindacali dei lavoratori ed anche per le associazioni delle imprese, in cui ribadire la centralità di questi temi.

A tutti – aggiunge - è richiesto un impegno ed una responsabilità affinché, ciascuno per le proprie competenze, si adeoperi nel favorire la nascita di luoghi della ricerca e dell’innovazione che possano determinare occasioni e opportunità per la nascita di nuove imprese e dunque nuova occupazione”.
“Abbiamo alle nostre spalle anni che sono stati molto difficili e complessi. È stato quindi importante – prosegue la presidente – l’aver immaginato e realizzato di recente riforme e politiche che rendessero più agevoli la creazione di condizioni che favorissero nuovi posti di lavoro per chi lo aveva perso, ma anche e in particolare di opportunità concrete di lavoro per ragazze e ragazzi, ciò a fronte soprattutto degli investimenti che le famiglie hanno dovuto accollarsi, spesso in situazioni di grave difficoltà economica, per la formazione e l’istruzione dei propri figli”.
“Il nostro impegno in questi ultimi anni – ricorda - è stato quello di mettere al centro delle politiche di sviluppo, grazie anche alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, la creazione delle condizioni per rendere più competitivo il nostro sistema delle imprese e nello stesso tempo costruire adeguati ed efficienti strumenti che consentissero l’ingresso, soprattutto dei giovani, nel mondo del lavoro”.
“Il 2016 – afferma - sarà l’anno di una nuova legge regionale di sistema sui temi del lavoro, a seguito di un confronto con le associazioni di categoria datoriali e sindacali, che possa essere, appunto, di incentivo e supporto per la concreta realizzazione di iniziative economiche ed imprenditoriali capaci di generare nuova occupazione”.
“Il Primo Maggio, infine, deve rimanere nel nostro calendario come la festa del lavoro, con l’auspicio - conclude - che effettivamente tutti i lavoratori la possano onorare, e ne possano godere, riducendo al minimo il loro impiego e finalizzandolo ai soli servizi essenziali per la collettività, affinché sia per tutti i lavoratori una giornata di festa”.


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