convegno terni 4(ASI) Perugia – Le imprese umbre che investono nell'aerospazio hanno una forte propensione alla ricerca e all'innovazione e si caratterizzano per grande qualità industriale, della produzione e organizzativa che si traduce in un’ ottima capacità di aumentare fatturato e occupazione. In questo contesto il ruolo dell’università e della ricerca è fondamentale e la Regione, così come ha sempre fatto, continuerà a fare la sua parte in modo attivo per garantire in Umbria il diritto allo studio, anche universitario, nella città di Terni: si può riassumere così quanto affermato stamani a Terni dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del convegno “L' Italia nello spazio: un'opportunità per lo sviluppo”, che si è tenuto nella sede della facoltà di ingegneria in località Pentima di Terni.

All'incontro al quale hanno partecipato moltissimi universitari erano presenti il rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi, il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, Massimo Curini, delegato per il polo di Terni, Federico Rossi, presidente dei corsi di laurea in ingegneria industriale di Terni, Bruna Bertuccia, responsabile laboratorio SERMS. In apertura dell’incontro è intervenuto il presidente dell'Agenzia spaziale italiana (ASI), Roberto Battiston che ha riferito incoraggiando molto gli studenti ad approfondire gli studi, come “nel mondo della ricerca nulla sia impossibile e che si possono ottenere grandi risultati e fare grandi scoperte anche partendo da un'università di provincia”. Il presidente dell'ASI, dopo aver ricordato che in Umbria si produce componentistica aerospaziale di altissimo livello, ha evidenziato che “è importantissimo valorizzare questo settore anche attraverso il lavoro stretto tra università, enti locali e aziende private”.
E proprio in merito al ruolo dell’Università la presidente Marini ha voluto lanciare un messaggio tranquillizzante per gli studenti, i docenti e ricercatori della sede ternana dell’università degli studi: “La Regione garantisce da anni il diritto allo studio al 100 per cento e ciò avviene solo in tre regioni italiane – ha detto la presidente – Ciò perché attribuiamo un ruolo fondamentale alla presenza universitaria in Umbria ed in questo contesto i rapporti tra Regione e Università sono improntati alla ricerca della più proficua collaborazione con riferimento alle aree di comune interesse che vanno dalla missione istituzionale del diritto allo studio universitario che, come detto, vede l’Umbria primeggiare a livello nazionale per la qualità e quantità dei servizi garanti agli studenti grazie allo stanziamento di risorse per il diritto allo studio universitario che assorbono annualmente diversi milioni di euro del bilancio regionale”. Inoltre la presidente ha ricordato che la regione e università sono attive sul fronte della partecipazione congiunta a programmi di ricerca ed innovazione, come nel caso di recente dei progetti dei cluster nazionali.
“La Regione negli scorsi anni – ha aggiunto - ha collaborato altresì nel supporto alle attività universitaria per l’innovazione finanziando con 2 milioni di euro 17 dottorati di ricerca e 52 assegnisti in discipline coerenti con le traiettorie di sviluppo regionale. Ulteriori 5 milioni di euro sono stai stanziati per le stesse finalità a valere sulla programmazione 2014 – 2020 dei fondi strutturali per l’attivazione di dottorati e dottorati industriali oltre che di assegni di ricerca e master universitari. La Regione quindi c’è – ha affermato la presidente Marini – e non si nasconde, in quanto adempie pienamente al suo ruolo e continuerà ad esserci ogni qualvolta sia necessario”.
La presidente nel corso del suo intervento ha posto l’accento sul ruolo importante che il settore aerospaziale ricopre per l’Umbria - con 2500 lavoratori qualificati e altamente qualificati e che nel mezzo della crisi economica ha avuto un incremento del fatturato del 20 per cento e degli utili dell’88 per cento - e su come sia “fondamentale per la nostra regione valorizzare e mettere in sinergia le varie esperienze per agganciare nuove opportunità grazie al lavoro congiunto tra università, pubblico e privato. Nella programmazione 2014-20 – ha continuato – la Regione ha destinato nuove risorse per la ricerca complessa tra cui ricerca e applicazione nel settore aerospaziale”.
Concludendo la presidente Marini ha annunciato che le Regioni nel Piano nazionale di “Space economy” avranno un ruolo importante e ciò si tradurrà anche in opportunità sul fronte della ricerca in tale settore attraverso iniziative di ampio respiro su tre livelli: l’osservazione della Terra, delle telecomunicazioni e dell’esplorazione che rappresentano, nel loro complesso, azioni di interesse e di livello nazionale. “In questo contesto per un progetto complessivo che la Regione metterà in campo – ha concluso Marini – il ruolo dell’università è centrale, così come lo avranno le aziende”.
Nel corso dell'incontro si è tenuta una tavola rotonda dal titolo aero spazio opportunità per lo sviluppo alla quale hanno preso parte il presidente dell' associazione industriale di Terni, Stefano Neri, il presidente del polo aerospaziale dell' Umbria, Antonio Alunni, il presidente dell'Angelantoni Group, Gianluigi Angelantoni, il direttore del dipartimento di ingegneria, Giuseppe Saccomandi, il direttore del dipartimento di fisica, Caterina Petrillo, Roberto Sorrentino del consiglio direttivo del polo aerospaziale dell' Umbria.


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