(ASI) Perugia- L’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra è stato valutato fra i dieci più significativi tra i duecento che hanno partecipato al censimento sul rapporto fra “Musei e paesaggi culturali”, promosso nel 2015 dall’Icom (International Council of Museums) Italia in vista della Conferenza generale che si svolge quest’anno a Milano dal 3 al 9 luglio, alla quale interverranno oltre quattromila professionisti di musei provenienti da più di cento Paesi del mondo.
Una vetrina mondiale alla quale, insieme al progetto del Cedrav, il Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra, verranno presentati anche il Museo naturalistico del Parco regionale di Colfiorito, tra i 35 progetti valutati di eccellenza, e il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco.
Nel darne notizia, l’assessore regionale alla Cultura, Agricoltura e Ambiente Fernanda Cecchini esprime “soddisfazione per questi prestigiosi riconoscimenti che sono frutto della professionalità e della passione di quanti lavorano per la crescita e il radicamento di queste realtà territoriali, nelle quali i temi della cultura, dell’ambiente e del paesaggio trovano sintesi e integrazione”.
Il Gruppo di lavoro nazionale, nominato dal consiglio direttivo di Icom Italia e incaricato della valutazione, ha selezionato fra i duecento che hanno partecipato all’indagine un gruppo di 35 progetti particolarmente meritevoli per la pertinenza con il tema “Musei e Paesaggi culturali” al centro della Conferenza generale dell’Icom, considerando la capacità dei musei o ecomusei di comunicare le proprie attività, all’originalità del rapporto tra museo e contesto e alla stabilità nel tempo dell’attività. È stato anche considerato il ruolo dei musei e degli ecomusei sul piano della tutela, studio e documentazione e il coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Il Consiglio direttivo di Icom Italia ha stabilito, inoltre, di assegnare ai dieci progetti maggiormente corrispondenti ai criteri stabiliti, oltre la qualifica di “eccellente pratica nella relazione fra museo e paesaggio culturale” anche una menzione speciale di cui ora il progetto dell’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra potrà fregiarsi.
Il progetto ecomuseale del Cedrav sarà presentato il 5 luglio presso lo spazio Expoforum, nell’ambito della sezione: “Icom Italy museums and cultural landscapes: the best practices”.
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Nella rosa delle 35 migliori pratiche compare anche il Museo naturalistico del Parco regionale di Colfiorito di Foligno, per le sue attività legate alle trasformazioni ambientali e antropiche. Tutti i 35 progetti selezionati saranno presentati in un video nello stand di Icom Italia e i dieci migliori avranno spazio per illustrare direttamente al pubblico di esperti la loro attività. Dopo la Conferenza, il Consiglio direttivo Icom, in collaborazione con i coordinatori regionali, stabilirà un programma di presentazioni degli esiti dell’indagine in tutte le regioni.
Nel corso della Conferenza generale Icom, inoltre, verrà presentato tra le esperienze più significative del Centro Italia anche il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco, una delle Antenne dell’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra. Il riconoscimento al Museo della Canapa cade in un momento significativo in quanto coincide con il nuovo allestimento e i nuovi laboratori di tessitura che saranno inaugurati il 9 luglio. Il percorso espositivo, dopo otto anni dalla prima apertura, si rinnova completamente, includendo anche l’istallazione permanente Spinning Dolls dell’artista inglese Liliane Lijn, ispirata ai temi centrali del museo.
La Regione Umbria dal 2007 ha regolamentato il sistema di accreditamento alla Rete ecomuseale, con la finalità di sostenere e promuovere questi importanti presìdi e strumenti di valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale locale. Gli Ecomusei accreditati in Umbria ad oggi sono sei: Ecomuseo di Campello sul Clitunno, Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra, Ecomuseo del Paesaggio Orvietano, Ecomuseo del Tevere, Ecomuseo geologico minerario di Spoleto, Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi; molte sono le attività in cantiere e i soggetti coinvolti, ma soprattutto alta è la volontà di farsi riconoscere a tutti livelli come vere e proprie realtà culturali, strumenti di sinergia tra territorio, patrimonio e comunità.