(ASI) Perugia,  - “Era già tutto previsto. Ryanair torna a investire ovunque in Italia, ma non in Umbria: come mai? Forse il peso politico della Giunta Marini è pressoché pari a zero, con ricadute negative per tutti i cittadini? Forse perché la presidente della Regione staziona da qualche tempo in terre leggendarie e non può seguire la complessa partita in corso?

Sarebbe stato opportuno che Catiuscia Marini fosse già tornata dalle ferie per occuparsi subito di questa vicenda, a maggior ragione considerando che l’aeroporto umbro galleggia, da mesi e da anni, nel vuoto programmatico, nella totale assenza di affidabili infrastrutture di rapido collegamento a contorno ed è dunque privo di un reale ed efficace accompagnamento politico”: lo dice il capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione, Andrea Liberati.

“Gli umbri sanno bene – afferma Liberati - come le infrastrutture siano uno dei principali talloni di Achille di una regione che ha investito poco e male su strade, ferrovie e aeroporti, con maggiori costi per famiglie e imprese locali. L’Umbria continua a rappresentare un territorio semi-isolato e difficilmente raggiungibile, come dimostrano inchieste giornalistiche nazionali anche recenti, con una evidente penalizzazione sull’attrattività complessiva dei nostri territori. Né ci si può crogiolare di una Foligno-Civitanova, quando la prospettiva è quella di trasformarsi in regione-corridoio di altre comunità in movimento, anziché costruire una feconda convergenza logistica a servizio delle nostre città e delle nostre aziende”.

“Ancorché quanto già operato al riguardo da Regione e Sviluppumbria non prometta affatto bene, resta fondamentale – conclude - che Catiuscia Marini, reiteratamente lontana dall’Aula nel corso dell’ultimo anno, rinunci alle residue vacanze per affrontare in prima persona la scottante questione, incontrando necessariamente gli amministratori Ryanair per l’Italia, dando infine pubblica notizia degli esiti di tale confronto”.


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