“La presidente Catiuscia Marini smentisca in Aula quanto dichiarato dall'ex assessore Luca Barberini oppure dia le dimissioni”: lo chiede il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, annunciando la presentazione entro breve di un dossier alla Procura della Repubblica.
(ASI) Perugia, - “Catiuscia Marini venga subito a riferire in Aula: o riuscirà a smentire quanto dichiarato dall'ex assessore Luca Barberini oppure, qualora non fosse in grado di farlo, suo dovere morale e politico sarà quello di dare le dimissioni, restituendo la parola agli ormai esausti cittadini umbri”: lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, dopo la conferenza stampa del dimissionario assessore alla sanità che, secondo Liberati “ha confermato l'irritualità e l'illegalità delle nomine, inopinatamente effettuate da Catiuscia Marini”. Il capogruppo pentastellato annuncia anche la preparazione di un dossier che sarà consegnato alla Procura della Repubblica. Liberati fa riferimento alle parole pronunciate stamani in conferenza stampa dal dimissionario assessore Barberini, il quale “fa capire che per la presidente era pressoché inutile presentare curricula, come stabiliscono le norme (per le nomine in sanità. ndr), perché, testualmente, ci si è limitati a un 'semplice ragionamento' e occorreva una 'valutazione più attenta'. Solo nella notte tra il 15 e il 16 febbraio – cita ancora Liberati - si sarebbe parlato di effettuare un improbabile esame dei candidati. E' mancato il metodo”. Per Andrea Liberati, Catiuscia Marini “non avrebbe dunque rispettato la legge”. E cita ancora le parole di Barberini: “Io ho qualche dubbio sul fatto che sia stata fatta la valutazione (dei curricula, ndr), ho avuto la sensazione che il percorso fosse stato costruito (...). 'Costruito', verbo che – sottolinea Liberati - segnala un iter affatto conforme alla lettera e allo spirito delle normative vigenti”. “Il gioco del domino – aggiunge Liberati - quello con le tessere, nacque in Cina, luogo notoriamente prediletto di Catiuscia Marini e di certe 'missioni di sistema' talora grottesche. Ora, visti i conflitti di interesse che da tempo affliggono la presidente e che più volte ho ribadito, l'agire contra legem di Catiuscia Marini non sarebbe un fatto inedito. E' però certamente gravissimo che simili condotte vengano perpetrate pure nella Sanità, a detrimento di tutti i cittadini umbri che pagano per un servizio sempre più scadente, prigioniero di viete imposizioni, ostaggio di logiche spartitorie, anche a svantaggio di quegli stessi candidati che, in buona fede, avevano creduto che impegnarsi nella vita accademica e professionale, redigendo un curriculum per trasmetterlo alla nostra Regione, fossero cose serie”. “Per tutti questi motivi – conclude - il M5S sta preparando un dossier che consegnerà entro breve alla Procura della Repubblica. In seguito Catiuscia Marini potrà prontamente volare verso l'amata Cina, stavolta da semplice cittadina: ivi le sarà utile imparare la raffinata arte del domino. Troppo tardi, invece, tentare di apprenderla oggi, visto che i coreografici effetti di tale gioco si stanno già palesando, abbattendosi su di lei”. RED/pg