(UNWEB) Spello, È costato circa quatto milioni di euro, con risorse della Regione Umbria, l’intervento di bonifica e di mitigazione del rischio idraulico del fosso Renaro e del rio Tabito, nei territori comunali di Assisi e Spello, in località Capitan Loreto. Un intervento che ha consentito anche la messa in sicurezza di ampie aree residenziali ed industriali di questo territorio.
L’opera, inaugurata questa mattina dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, insieme al presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra, Giuliano Nalli, e dei sindaci di Foligno, Assisi e Spello, Nando Mismetti, Stefania Proietti e Moreno Landrini, consiste innanzitutto in una “cassa di laminazione” delle acque che si sviluppa per una superficie di circa 20 mila metri quadrati. Altri interventi realizzati sono poi l’opera di presa in gabbioni sul Fosso Renaro; realizzazione di due briglie sul Fosso Renaro a monte della cassa di laminazione; opere di sistemazione e rivestimento della sezione idraulica del Fosso Renaro; manufatti su Fosso Renaro: un ponte stradale, tre tombini fognari; collettori fognari per intubamento fosso Renaro nell’abitato di Capitan Loreto per circa 1200 metri; collettore fognario di attraversamento SS.75 con tecnica “spingitubo”. Inoltre, nel territorio del comune di Assisi sono state effettuate opere di “risagomatura” e di protezione delle sponde del rio Tabito, tre ponti stradali sullo stesso corso d’acqua ed un raccordo con il Fosso rio Tabito.
“Come Regione – ha affermato la presidente Marini - ci siamo posti da tempo il problema della mitigazione del rischio idraulico e la messa in sicurezza dei nostri territori che in passato sono stati oggetto di gravi episodi alluvionali. L’opera che inauguriamo oggi è stata realizzata grazie al positivo lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica che ha saputo collaborare con tutti i livelli istituzionali ed anche con gli altri soggetti sociali ed economico e la stessa collettività”.
La presidente Marini ha poi aggiunto che la Regione Umbria è fortemente impegnata in una interlocuzione con il Governo “affinché altre risorse possano essere messe a disposizione delle istituzioni locali, attingendo al Fondo di sviluppo e coesione, per realizzare interventi strutturali che mirino soprattutto a prevenire e ridurre il più possibile il rischio idraulico, e garantire alle nostre comunità, ai cittadini, agli agricoltori ed agli imprenditori, maggiore sicurezza”.
“Per la nostra Regione la cultura della prevenzione rappresenta un insieme di azioni che da ciascun soggetto istituzionale, ma anche da tutta la comunità, fino ai singoli cittadini, devono essere realizzate per ridurre il più possibile i rischi presenti – ha concluso Marini - in un territorio con diverse fragilità come quello umbro”.