(ASI) Avellino-Perugia probabilmente é un copia-incolla di Perugia-Brescia. Al "Partenio" stesso approccio positivo della gara giocata al "Rigamonti", stessi errori in fase di finalizzazione e non di impostazione misti a sfortuna nei primi minuti, stesso vantaggio dei padroni di casa su errore seriale della difesa biancorossa, stesso miracolo di Koprivec a salvare il possibile 2-0, stesso arrembaggio nella ripresa che solo la sfortuna (momentaneamente) ha fermato, e come a Brescia Diego Falcinelli nel finale é stato l'uomo della provvidenza ed anche l'epilogo é stato lo stesso.
Il Perugia sbanca così Avellino nella trentaduesima giornata del campionato di serie B, fa un importante balzo in classifica portandosi a quota quarantasei a solo quattro lunghezze dall'obiettivo salvezza e... a meno uno dalla zona play off.
La vittoria del "Partenio" é un successo di straordinaria importanza, non solo perché si é vinto a casa di una compagine con una classifica migliore e con un importante rendimento interno ma anche perché si é data continuità all'evoluzione del Perugia verificatasi dopo la Caporetto Vicenza, infatti nelle gare successive a quella del "Menti" il Perugia ha colto cinque vittorie intramezzate dalla sfortunata sconfitta di Frosinone nel turno infrasettimanale con la formazione iniziale ampiamente rimaneggiata.
La vittoria di Avellino é anche la vittoria del carattere, sia della squadra che ha creduto nella possibilità di portare a casa i tre punti fino alla fine nonostante lo svantaggio e la sfortuna, sia di Andrea Camplone che con scelte coraggiose a partita in corso ha messo i suoi ragazzi nelle condizioni di ribaltare trionfalmente il risultato.
La vittoria di Avellino é aria pura per tutto l'ambiente Perugia, per i suoi straordinari tifosi che anche al "Partenio" non hanno mollato mai e per la classifica che inizia a farsi decisamente interessante in prospettiva...salvezza??? Non credo.
Nelle prestazioni dei singoli va evidenziato il più che positivo esordio in biancorosso di Andrea Mantovani, l'ennesima grande prova di Jan Koprivec, Fabinho e Lanzafame che hanno dimostrato ancora una volta di essere di un'altra categoria e la grande incidenza sulla partita data dall'ingresso in campo di Nicolò Fazzi che ha dato concretezza e velocità al centrocampo e di Diego Falcinelli che oltre ad aver regalato i tre punti alla sua squadra del cuore ha siglato il decimo e l'undicesimo gol in campionato, lui che aveva la media di 4 reti a stagione; anche in questo caso va detto bravo ad Andrea Camplone.
Domenica all'ora di pranzo al "Curi" arriverà il Crotone degli ex Rabušic, De Giorgio, Concetti e Martella, sarà una gara delicata perché i pitagorici hanno bisogno di punti per tirarsi fuori dalla zona pericolosa e i Grifoni ,con molte assenze in organico a causa delle convocazioni nelle nazionali giovanili, non vogliono smettere di dare gioia ai propri tifosi.
Grifo, guarda avanti...
Fabio Gasparri – Agenzia Stampa Italia